domenica 26 novembre 2017

una gita a Venezia


I primi approcci tra mille dubbi, attese, e il senso nuovo del mai sperimentato. E il timore di essere troppo veloci o troppo prudenti, come a voler sottintendere un interesse eccessivo, quindi sospetto, o limitato, segno di scarsa disponibilità e attenzione.
L’inizio di una relazione parte sempre da posizioni incerte, da sabbie mobili che confluiscono e si mescolano tra loro, ammesso che si comportino come un fiume ed il suo affluente.

Io ricordo i nostri primi tempi, quando era evidente un interesse reciproco ma non facilmente interpretabile, e in particolare una gita a Venezia che feci con gli amici di allora, amici pure tuoi ma troppo recenti per essere inclusa tra gli invitati a quella breve trasferta, e pure tu conoscenza troppo recente per me per includerti a mia volta, di mia iniziativa.
E fu così che rimanesti sola per quel breve fine settimana, mentre io ti pensai col dubbio che ti avrebbe fatto probabilmente piacere quel viaggio e che sarebbe stato il caso di invitarti.
Dopo tutto fu chiaro, ma dopo. Dopo recuperammo ampiamente e gli amici vennero un po’ messi da parte quando si trattò di dare priorità ai nostri impegni, e la selezione fu naturalmente conseguente. Dopo facemmo scelte prima di altri, anticipammo e andammo per la nostra strada.

Di quella gita a Venezia ricordo poche cose, nessuna con grande nostalgia. Mi è rimasto impresso un nostro caffè consumato in piazza San Marco al Gran Caffè Quadri e della richiesta di un’amica al cameriere di avere un secondo caffè. Il cameriere le ricordò che la consumazione costava molto e lei si arrabbiò offesa da quell’osservazione. Non ricordo le parole esatte che si scambiarono, ma il momento sì. Era un mondo che non mi apparteneva e che mi rifiutava, per certi aspetti. Un mondo che non ho mai cercato in tutta la mia vita e che solo raramente mi ha sfiorato. Ho sempre avuto altre aspirazioni ed ho sempre saputo stare al mio posto, senza minimamente ambire a posizioni d’immagine. Altri invece, in quel gruppo veneziano, sognavano la scalata sociale, ed infatti uno di loro in particolare recentemente l’ho perduto definitivamente. Grandi aspirazioni piccola persona, questo era ed è rimasto.

Sarebbero stati diversi quei giorni per me, lo so, ed ora li rivorrei indietro per riviverli in altro modo. Quelli e molti altri.

                                                                                              Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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