Potrei
scrivere un’enciclopedia tutta mia sull’attesa, e sarebbe ordinata e
sistematica, ne analizzerebbe ogni aspetto e ne scoprirebbe magari di nuovi ed
insospettati. Il tema tuttavia immagino che sia stato trattato da troppi
indagatori e scrittori, e non aggiungerei nulla di nuovo. Quindi soprassiedo,
non sono un maestro di pensiero e mi limito a misurare la mia ansia nei momenti
di attesa. Vivo lo stato d’animo poco rilassato che tutti provano sulla loro
pelle in certe circostanze ed in alcune fasi.
Se
potessi cancellerai questi momenti dal lento scorrere del tempo, ma sarebbe una
pessima scelta. Vivrei sicuramente meno a lungo.
Se
si potessero salvare, della vita, solo i momenti piacevoli, questa si
ridurrebbe a poca cosa.
Uno
dei principali effetti negativi che porterebbe questa scelta sarebbe l’impossibilità
di capire che un particolare momento della nostra esistenza, per quanto sia
stato attraversato con paura e dolore, ha svolto il suo ruolo insostituibile. Io
ho rivalutato, a posteriori, momenti che quando ci stavo dentro avrei voluto
cancellare. Periodi allora non piacevoli oggi mi appaiono quasi come un’era
dell’oro, un’oasi di felicità perduta.
Son
cambiate troppe cose, nel frattempo. Ho vissuto.
Ancora
oggi non so definirmi fortunato o sfortunato. Nel primo caso mi piovono addosso
sensi di colpa, nel secondo capisco di non essere né obiettivo né grato per
quanto ho avuto.
Ed
allora attendo la pioggia, annunciata e arrivata timidamente ma solo per farsi
desiderare ancor di più. Si è presentata con poche gocce. Eppure il cielo
dovrebbe piangere, a lungo, e sommergerci come in un diluvio, dando spazio ad
altri dopo di noi che possano ritentare un nuovo inizio. Forse non mi muovo a
sufficienza nel mondo esterno, altro, anzi è sicuro che sia così, ma io respiro
la decadenza dei valori sui quali avevo fatto affidamento e scorgo nuovi arrivi
difficili da interpretare. Attendo di capire, e quando capirò sarà troppo
tardi. Capirò che il mio tempo l’ho avuto, che molto di quello che volevo fare
l’ho fatto e che parte di tutto questo è stato inutile. Devo dar fiducia ai
giovani, sperare che abbiano forza ed intelligenza per non cadere vittime di imbonitori
politici ed economici, sperare che non si perdano d’animo e mettano energia per
realizzare i loro sogni. Mi auguro che studino la storia dei loro padri e dei
loro nonni, che abbiano una visione completa della situazione attuale e della
cause che l’hanno generata a partire dal secolo scorso.
Vorrei
che le strutture mentali decrepite ed i modelli superati di vita sociale non
venissero semplicemente dimenticati, ma capiti nella loro genesi e sostituiti
con intelligenza, avendo gli strumenti e l’età per farlo.
Mentre
aspetto tento di raddrizzare il tiro e salvare il salvabile. Completo ciò che
devo completare e che ancora adesso giudico meritevole di attenzione. Tento di
superare vecchie convinzioni, anche se mi risulta molto problematico. Avverto mutamento
nell’aria, e vorrei che tu fossi al mio fianco, Viz, in questa fase. Se non ci
sei fisicamente però devi permettermi di mantenerti almeno come adesso. Ti vorrei
partecipe, non semplice osservatrice e, per la miseria, non resterai solo a
guardare.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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