Ma
che vacanza è quella che ti porta a visitare immensi cimiteri in Normandia o ad
entrare nel campo di concentramento di Dachau? Eppure lo facemmo, questo, ed
esattamente mentre stavamo girando per l’Europa, in vacanza.
E
poi vedemmo l’antico confine di Monte Croce Carnico dove italiani ed
austroungarici morirono da una parte e dall’altra per un’idea di Patria ora
messa in discussione. Quanta morte senza una giustificazione condivisa ed accettabile.
Quanti morti che qualcuno vorrebbe o dimenticare o utilizzare per una
propaganda di parte, sbagliata per definizione.
I
fascisti eressero immensi ossari raccogliendovi i caduti della Grande Guerra mistificando
in parte a loro vantaggio le motivazioni di quella tragedia, eppure, entrando
in quei monumenti, non è possibile scordare che quelle migliaia di giovani
morirono veramente, non fu uno scherzo, loro la vita furono costretti a
lasciarla prima del tempo. Molti furono volontari, ma molti di più non
avrebbero voluto, la maggioranza di loro non avrebbe mai scelto di andare in
guerra.
E
poi i luoghi che non abbiamo visto o che abbiamo visitato prima della tragedia,
come la ex Jugoslavia. E quelli dei genocidi, degli attentati e delle stragi che
continuano pure ora, senza una fine, senza la speranza che possano finire.
Ed
i migranti che muoiono adesso tentando di fuggire dall’orrore o dalla fame.
I
morti non sono tutti uguali tra loro, qualcuno meritava meno di altri di
morire.
E non scordo le persone che ho amato, o chi dovrebbe essere ricordato perché ha reso la sua vita importante per
gli altri. Quindi è giusto, ora, che io dedichi parte del mio tempo alla
memoria ed alla storia, anche se con i miei immensi limiti.
Quello
che io sono oggi lo devo a te, Viz, e non solo a te. Quello che abbiamo ricevuto
di positivo noi italiani ed europei lo dobbiamo a molti che sono in parte raccolti
in quegli immensi cimiteri ed ossari.
Ed
allora serve ricordare qualche persona, magari poche ma è necessario. Serve
dedicare un po’ di tempo alla memoria.
Io
ho tentato di mantenere il ricordo di alcuni, oppure ho contribuito a farlo. Persone
di cultura o uomini a loro modo giusti, positivi malgrado gli errori umani. Alcuni
nomi? Eccoli: Khaled al-Asaad, Andrea Bolzoni, Emily Davison, Dietrich Flade, Aristide
Foà, Adriano Franceschini, Renzo Ravenna, Girolamo Savonuzzi e Fortunato Zeni.
È
utile anche per me capire e scoprire fatti del nostro passato, pur sapendo che
il lavoro da fare sarebbe immenso e che io mi devo limitare a semplici cenni.
E
poi, ritornando sul fatto che secondo me non tutti i morti sono uguali tra loro,
mi verrebbe da sperare che esista veramente una vita futura, un tempo nel quale
ognuno riceverà finalmente giustizia, il castigo o il premio. Due sole
osservazioni in merito. La prima è che sono felice di sapere che non sarò il
giudice. La seconda è che, a prescindere da quello che avverrà o non avverrà,
io vorrei giustizia ora, nella vita attuale, e ti vorrei ancora qui, Viz.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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