domenica 26 novembre 2017

migliaia di morti


Ma che vacanza è quella che ti porta a visitare immensi cimiteri in Normandia o ad entrare nel campo di concentramento di Dachau? Eppure lo facemmo, questo, ed esattamente mentre stavamo girando per l’Europa, in vacanza.
E poi vedemmo l’antico confine di Monte Croce Carnico dove italiani ed austroungarici morirono da una parte e dall’altra per un’idea di Patria ora messa in discussione. Quanta morte senza una giustificazione condivisa ed accettabile. Quanti morti che qualcuno vorrebbe o dimenticare o utilizzare per una propaganda di parte, sbagliata per definizione.
I fascisti eressero immensi ossari raccogliendovi i caduti della Grande Guerra mistificando in parte a loro vantaggio le motivazioni di quella tragedia, eppure, entrando in quei monumenti, non è possibile scordare che quelle migliaia di giovani morirono veramente, non fu uno scherzo, loro la vita furono costretti a lasciarla prima del tempo. Molti furono volontari, ma molti di più non avrebbero voluto, la maggioranza di loro non avrebbe mai scelto di andare in guerra.

E poi i luoghi che non abbiamo visto o che abbiamo visitato prima della tragedia, come la ex Jugoslavia. E quelli dei genocidi, degli attentati e delle stragi che continuano pure ora, senza una fine, senza la speranza che possano finire.
Ed i migranti che muoiono adesso tentando di fuggire dall’orrore o dalla fame.

I morti non sono tutti uguali tra loro, qualcuno meritava meno di altri di morire.

E non scordo le persone che ho amato, o chi dovrebbe essere ricordato perché ha reso la sua vita importante per gli altri. Quindi è giusto, ora, che io dedichi parte del mio tempo alla memoria ed alla storia, anche se con i miei immensi limiti.
Quello che io sono oggi lo devo a te, Viz, e non solo a te. Quello che abbiamo ricevuto di positivo noi italiani ed europei lo dobbiamo a molti che sono in parte raccolti in quegli immensi cimiteri ed ossari.
Ed allora serve ricordare qualche persona, magari poche ma è necessario. Serve dedicare un po’ di tempo alla memoria.

Io ho tentato di mantenere il ricordo di alcuni, oppure ho contribuito a farlo. Persone di cultura o uomini a loro modo giusti, positivi malgrado gli errori umani. Alcuni nomi? Eccoli: Khaled al-Asaad, Andrea Bolzoni, Emily Davison, Dietrich Flade, Aristide Foà, Adriano Franceschini, Renzo Ravenna, Girolamo Savonuzzi e Fortunato Zeni.
È utile anche per me capire e scoprire fatti del nostro passato, pur sapendo che il lavoro da fare sarebbe immenso e che io mi devo limitare a semplici cenni.
E poi, ritornando sul fatto che secondo me non tutti i morti sono uguali tra loro, mi verrebbe da sperare che esista veramente una vita futura, un tempo nel quale ognuno riceverà finalmente giustizia, il castigo o il premio. Due sole osservazioni in merito. La prima è che sono felice di sapere che non sarò il giudice. La seconda è che, a prescindere da quello che avverrà o non avverrà, io vorrei giustizia ora, nella vita attuale, e ti vorrei ancora qui, Viz.


                                                                                              Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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