Non
si possono realizzare ogni giorno viaggi epocali, nuovi, che resteranno per
sempre nella memoria, non è possibile.
Esiste
una nostra valvola interna, un livello di assuefazione, che ci fa adattare al
nuovo e che dopo un breve periodo non viene più percepito come nuovo, come il
regalo che è.
Occorrerebbe
aggiungere qualche cosa, aumentare le dosi, ma anche questo è irrealizzabile,
quindi restano le strade alle quali ci siamo abituati.
Ogni
giorno diventa importante quindi poter ripercorrere un po’ di vecchio percorso,
scavare magari nel ricordo per ritrovarne di dimenticati e da rivedere, o
semplicemente andare lasciandoci guidare dal vecchio cavallo che è in noi e
conosce molto bene la strada che il padrone gli fa percorrere da anni.
Camminare
a piedi o muoversi in altro modo deve mantenere una parte di ripetitivo, è
necessario che avvenga, ci serve per il nostro equilibrio, anche se non
dobbiamo dare per scontato che quel marciapiedi sia esattamente come ieri. Si potrebbe
essere creata una buca nuova, e potremmo inciampare e cadere.
È
così. Anche la vecchia strada riserva sorprese, e quando avverrà non si può
sapere prima, sarà una sorpresa.
Tra
poco riprenderò un viaggio, lo stesso che percorro da tanto tempo e che col
tempo ha visto cambiamenti, aggiustamenti, miglioramenti. Io stesso non sono
più quello di allora, delle mie prime volte, e neppure tu sarai accanto a me.
Solo
questo, oggi, mi viene da pensare, solo questo, ed è già troppo, è troppo per
me.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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