Ho
visto il muschio discreto che la colonizza senza invadenza, lasciando spazio a
molte altre specie vegetali.
Ho
pensato a quando, tantissimi anni fa, più avanti nella stagione e solamente alla
vigilia delle festività, andavo nelle campagna attorno a casa a cercare il
muschio fresco per il presepe. Ne raccoglievo abbastanza per creare prati dove
immaginavo di camminare e dove poi, effettivamente, il gatto di casa
passeggiava e prendeva possesso del nuovo spazio. I ciocchi di legno
diventavano improbabili monti a Betlemme e solo un paio di palme di plastica tentavano
con poco successo di aggiustare la geografia fisica. Il presepe era
incongruente ma vivo, irripetibile e fantastico.
Quello
è stato il momento nel quale ho maggiormente sentito lo spirito del Natale. È durato
una manciata di anni, pochissimi, poi persi l’innocenza dell’attesa e dello
stupore.
Cominciai
a capire troppe cose, rimasi deluso, e quando mi resi conto che io potevo
influire direttamente sui tempi e sulla tradizione di famiglia iniziai a
smarrire il mio interesse, che divenne solo ripetitivo.
Tu
sentivi maggiormente il senso della tradizione, la facevi tua e me l’hai
trasmessa. In seguito ho ripreso il presepe, per nostro figlio, ed ho ritrovato
il mio piacere nei suoi occhi. Poi, in parte, il nostro vivere divisi dalle
famiglie di origine ci ha portato assurdamente a dividerci esattamente nel
periodo di Natale. Non maledirò mai a sufficienza il destino per questo ed
altro che ci ha colpiti sino a farci trascorre, già dallo scorso anno, il
nostro Natale divisi come mai prima.
Non
cedo più alle sue lusinghe, le avverto e mi feriscono, a volte mi lascio prendere
per alcuni minuti. Lo spirito di allora è morto, sopravvivo però.
Non
dispero in assoluto, sono possibilista, la tua assenza forzata mi indebolisce e
mi rafforza, mi offre visioni nuove e ridimensiona antiche paure.
La
sola paura recente che si è materializzata mi basta ed avanza per le prossime
feste ormai alle porte. E io devo ancora capire sino in fondo, ancora non mi ha
convinto. Tu sei qui.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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