lunedì 27 novembre 2017

lo spirito del Natale

Ho notato ieri passando a trovarti una piccola area di un prato rivolta a nord accanto ad un muretto dove non arriva quasi mai il sole, neppure a mezzogiorno in estate.
Ho visto il muschio discreto che la colonizza senza invadenza, lasciando spazio a molte altre specie vegetali.
Ho pensato a quando, tantissimi anni fa, più avanti nella stagione e solamente alla vigilia delle festività, andavo nelle campagna attorno a casa a cercare il muschio fresco per il presepe. Ne raccoglievo abbastanza per creare prati dove immaginavo di camminare e dove poi, effettivamente, il gatto di casa passeggiava e prendeva possesso del nuovo spazio. I ciocchi di legno diventavano improbabili monti a Betlemme e solo un paio di palme di plastica tentavano con poco successo di aggiustare la geografia fisica. Il presepe era incongruente ma vivo, irripetibile e fantastico.
Quello è stato il momento nel quale ho maggiormente sentito lo spirito del Natale. È durato una manciata di anni, pochissimi, poi persi l’innocenza dell’attesa e dello stupore.
Cominciai a capire troppe cose, rimasi deluso, e quando mi resi conto che io potevo influire direttamente sui tempi e sulla tradizione di famiglia iniziai a smarrire il mio interesse, che divenne solo ripetitivo.
Tu sentivi maggiormente il senso della tradizione, la facevi tua e me l’hai trasmessa. In seguito ho ripreso il presepe, per nostro figlio, ed ho ritrovato il mio piacere nei suoi occhi. Poi, in parte, il nostro vivere divisi dalle famiglie di origine ci ha portato assurdamente a dividerci esattamente nel periodo di Natale. Non maledirò mai a sufficienza il destino per questo ed altro che ci ha colpiti sino a farci trascorre, già dallo scorso anno, il nostro Natale divisi come mai prima.
Non cedo più alle sue lusinghe, le avverto e mi feriscono, a volte mi lascio prendere per alcuni minuti. Lo spirito di allora è morto, sopravvivo però.
Non dispero in assoluto, sono possibilista, la tua assenza forzata mi indebolisce e mi rafforza, mi offre visioni nuove e ridimensiona antiche paure.

La sola paura recente che si è materializzata mi basta ed avanza per le prossime feste ormai alle porte. E io devo ancora capire sino in fondo, ancora non mi ha convinto. Tu sei qui.


                                                                                              Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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