Non
te ne vai, non c’è verso, non puoi, non mi riesce, non voglio, non vuoi, ti
trattengo, ti vedo ovunque, sei alle mie spalle e mi precedi, ti seguo e se non
ti penso basta nulla e ritorni. Mi manchi da quasi un anno, conto i giorni,
penso a cosa succedeva esattamente il 24 novembre del 2016, penso a quello che
stavamo vivendo, eppure c’eri fisicamente, mi rispondevi, mi bastava e temevo
il futuro che si avvicinava.
Non
è vero quello che scrive Elena Ferrante in uno dei suoi libri: I grandi, in attesa di domani, si muovono
in un presente dietro al quale c’è ieri o l’altro ieri o al massimo la
settimana scorsa: al resto non vogliono pensare. I piccoli non sanno il
significato di ieri, dell’altro ieri, e nemmeno di domani, tutto è questo, ora:
la strada è questa, il portone è questo, le scale sono queste, questa è mamma…
Non
è vero, almeno secondo la mia esperienza. I grandi pensano al loro passato, e
vanno indietro nel tempo quanto loro vita può concedere, tornano a quando sono
stati bambini a loro volta, tornano con i loro genitori che hanno perso da
anni. Tornano indietro di mesi, di anni, di decenni. Non è vero che al resto
non vogliano pensare. Forse qualcuno farà così, non lo nego, non io però. Forse
qualcuno preferirà buttare al vento quello che ha vissuto per continuare a
vivere con leggerezza, scordando chi ha avuto vicino per trovare persone nuove,
nuovi amori, nuove amicizie, una gioia di vivere falsamente vergine che scorda l’essenza
umana. Forse è una via per vivere, ma non mi piace e non mi convince, la trovo
feroce. Non siamo tutti uguali, in effetti.
Qualche
adulto mi dice di vivere ora, di pensare all’ora, di vivere il presente,
esattamente come la Ferrante descrive i bambini. Cioè qualche adulto pensa che
la soluzione per poter vivere sia scordare chi eravamo e diventare bambini in
questo modo deleterio, ingrato o più semplicemente stupido.
I
grandi adulti vivono, non si fermano al loro passato ma non lo scordano. Se arriva
un nuovo amico non per questo scordano chi merita di restare amico, anche se appartiene
all’altro ieri. Se arriva un nuovo amore per quale motivo si dovrebbe rimuovere
chi non c’è più? Semplicemente assurdo.
Quindi
non te ne vai, non c’è verso, non puoi, non mi riesce, non voglio. Ed infatti
sono stato ai mercatini di Trento, di Ferrara e di Rovereto (quest’ultimo aperto
oggi), ed in ognuno di questi ti ho comprato una piccola cosa: una stellina di
Natale artigianale, un Rebuffo in vetro ed un angioletto in legno dipinto. Piccolissimi
oggetti di poco valore, ma che per me ne hanno molto perché sono per te. Il resto,
con buona pace dell’ottima Ferrante, non mi interessa. A me interessa il tuo
giudizio Viz, che non mi devi far mancare, anche se non talvolta non sarà
quello che mi piacerebbe sentire.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.