O Capitano! Mio
Capitano! Il nostro viaggio tremendo è terminato,
la nave ha superato
ogni ostacolo, l'ambìto premio è conquistato,
…
Walt Whitman
O Capitano! Mio
Capitano! Il mio viaggio è terminato,
tu resti sul ponte
della nave e ti chiedi che rotta seguire,
tu ricordi i miei
consigli, e vuoi rispettare i nostri accordi,
ma io sono sbarcata, ho
dovuto. Ora prosegui solo al comando
e ti sorgono dubbi che
non prevedevi di dover affrontare.
Il timoniere non può
aspettare i tuoi ordini, lui deve scegliere, ora.
Ma tu non sei certo di quali
ordini dare.
Ero io che ti aiutavo a
stabilire la rotta,
ero io accanto alla bussola
a indicarti l’approdo,
ero io che cercavi nel
pericolo, che ora devi affrontare da solo.
O Capitano! Mio
Capitano! Il tuo viaggio non è terminato,
tu resti sul ponte
della nave che fu nostra e cerchi la rotta da seguire.
Te lo chiedi quando
vedi il sole all’alba, e quando scende a occidente,
ma resta sulla nave,
non scendere anche tu prima del tempo
giungi al porto che ti
aspetta, lontano, dove ancora non sai.
Io sarò su quella banchina,
ci sarò in qualche modo, ci sarò in ogni caso.
Non chiedermi come, non
te lo so spiegare,
ma so che la rotta
che seguirai
ti farà ritrovare.
Fui
modellista navale, sognai viaggi in oceani in tempesta su corazzate che
combattevano contro la natura furiosa, non contro gli uomini. Ammirai, degli
scafi in metallo, la linea e la prua tagliente, le scialuppe di salvataggio, la
grande potenza di fuoco delle artiglierie perché mi piace l’idea di disporre di forza da usare al bisogno. Costruii piccoli modelli, ancora li conservo, altri
sono rimasti solo progetti scordati da troppi anni. Mi illusi di avere davanti
altre stagioni, e temetti di non vivere quelle che poi ho vissuto. Ho toccato
con le mie mani le armi che uccidono, ma non le ho mai usate per uccidere, le
ho considerate quasi dei giochi, e giocandoci ho vinto, primo tra tutti.
Ho
capito solo dopo che la bellezza che ammiravo in una nave da guerra era
sbagliata, eppure rappresentava una sfida dell’uomo, una delle tante, e pensavo
che fosse solo questo, anche se avevo prove che così non era.
Poi
scordai quei momenti, la vita mi pose davanti la sua vera sfida, cioè mi chiese
di vivere, ed io tentai una risposta. Tu mi aiutasti, al momento giusto, ed
ora, di nuovo, ho una nuova sfida da affrontare.
Tu
mi saprai ancora aiutare, e non sarò mai un capitano.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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