sabato 28 ottobre 2017

Va tutto bene




Fuori una bella giornata di sole, autunnale, fresca ma non gelida, e un cielo che sembra spingere a volare altrove col corpo e con la mente. Oltre il limite delle montagne, oltre le nuvole, al di là di ciò che impedisce allo sguardo di spaziare e rallenta chi in viaggio ci si è messo sul serio.

Dentro i pensieri instabili, la ricerca di parole ed il fastidio provato per il suono di una voce, il dialogo ininterrotto con te, il senso di impotenza di fronte all’inaccettabile che ogni vivente ha impresso nel suo destino. Forse che io sono diverso dagli altri? Forse che lo eri tu? Eppure è così. Siamo diversi, unici, e anche uguali, nel destino, a tutti quelli prima di noi, durante noi e dopo di noi.

Va tutto bene, cosa dovrei dire a chi me lo chiede? Va tutto bene se ora non ci sei. Va tutto bene se io ora sono vivo. Va tutto bene se un po’ mi sento ostaggio di ciò che ero e di chi amo. Va tutto bene, vado avanti e sorrido, progetto una parete, la sistemazione di una porta, svuoto una lavatrice, penso alla cena e non cucino solo per me, per fortuna. O non sempre. Va tutto bene sino a quando posso dire che ho avuto un regalo, e sai a cosa mi riferisco. Va ancora tutto bene se quel regalo è rimasto in parte svuotato, ma posso dire di averlo avuto (non tutti possono dirlo).

E non cerco nulla, e il nulla non mi basta mai.

Mi scopro superficiale, monotematico, e ricado negli errori dei quali accusavo i miei genitori. Me ne rendo conto perfettamente, e in parte non me ne dispiace. È un modo per trattenere pure loro.
Piccole manie si trasmettono di generazione in generazione per contagio diretto, e la trasmissione non è ostacolabile da alcuna misura preventiva o messa in atto durante la diffusione stessa. Non esiste vaccino. E perché poi?
Ora sorrido delle arrabbiature di mia madre, ma le capisco. Sono più indulgente con le debolezze di mio padre, che allora criticavo in modo acceso e che ora rimpiango.

E di te cosa dovrei dire? Nulla che non sai già e che gli altri in fondo non abbiano ormai capito. Che poi, lo confesso, mica lo ammetterei se tu fossi qui. Quindi va tutto bene, un altro giorno è quasi trascorso.

                                                                                                  Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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