Sono un animale social. Non sono assolutamente
social.
La rete mi interessa e allo stesso tempo ne
diffido.
Vorrei dire di me ma non mi va di dire eccessivamente,
sarei superfluo e banale.
Sono curioso degli altri ma non lo sono
completamente.
A volte voglio scoprire di più su qualche
contatto in rete, poi mi fermo, e penso che se si vuole che io sappia mi sarà
detto spontaneamente senza che ricerchi troppo.
Disinteresse o eccessivo rispetto? Non so
dirlo. Chi ne sente il bisogno se ne faccia la sua opinione.
Io tengo un diario pubblico, questo blog, che ha uno
scopo ovviamente. Meno ovvio è che tale scopo a volte io non lo distingua.
Per scelta e per necessità inizio da adesso un periodo di
presenza-assenza. Un progetto da realizzare e alcuni mutamenti mi faranno
essere in rete e mancare dalla rete. Non sarò sempre connesso, mi immergerò più
a lungo nella vita materiale, un po’ lavorerò con la testa e le mani, un po’ leggerò
i vecchi libri di carta, ed un po’ camminerò, alla ricerca di origini e perché.
Non è una fuga, è più un’intermittenza
programmata. Io non so come ringraziare chi mi legge, che si interessa in
qualche modo a quello che scrivo, qui o sui social.
Nessuno mi deve nulla, sono io in debito.
E il debito più grande che ho contratto in
tutta la mia vita, in ogni caso, è con Viz, e ora non posso restituirle nulla,
posso solo trattenere quello che mi ha regalato.
È questo lo scopo che mi sono dato, il filo
conduttore dei miei pensieri attuali.
Tutto qui. E non intendo dimenticare nessuno.
P.S. Se qualcuno lo desidera mi immagini in bicicletta
mentre percorro vie medievali e rinascimentali.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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