giovedì 16 luglio 2015

Uomini con la gonna e donne col trapano



Non partire con la fantasia, ti prego. Non voglio parlare di temi adatti al vecchio, compianto e nobile avanspettacolo, quindi scorda ogni allusione a situazioni da  commedia erotica anni 70 o i doppi sensi.
Il titolo può trarre in inganno, lo so, ne sono consapevole, ma lo ammetto; è volutamente ambiguo. Una cosa simile non l’ammetterebbero mai invece certi giornali blasonati che creano opinione, e che di questi mezzucci non ne avrebbero bisogno. Così sfruttano la tendenza di molti a fermarsi al titolo, a non approfondire un bel nulla, a limitarsi a cercare slogan da sparare nelle discussioni come se avessero capito tutto soltanto loro, e stare ad un gioco che in fondo non hanno neppure capito.
Ma io divago, volutamente, perché non scrivo articoli su un giornale, e mi ritengo libero, senza offendere ovviamente nessuno, di esprimere idee o riflessioni, magari pure sbagliate, ma mie. Tu, ovviamente, non sei tra quelli che si fermano al titolo, quindi non ti offendi. E chi si ferma solo al titolo, poi, perché dovrebbe offendersi?

Di uomini con la gonna, anzi, con le gonne, ne conosco un paio. Lavorano nello stesso negozio, e sanno sfiorare tessuti e valutare taglie, hanno gusto per i colori e sanno consigliare il tipo di gonna adatto ad ogni donna, ammesso che lei non voglia mettere i pantaloni. Lavorano in una merceria che si chiama Casa del Corredo e che tratta dall’intimo ad ogni altro capo di abbigliamento. Se cerco qualche cosa di particolare, ed entro in quel negozio, quasi sempre trovo quello che volevo. Vederli muoversi sicuri mentre eseguono, in sequenza, tutti i passaggi: appoggiare sul bancone, spiegare (nel senso che vuoi), mostrare particolari, vendere oppure rimettere poi al loro posto le scatole e le confezioni rispettando passaggi formali e un’antica sistematica di magazzino. Loro sono uomini che hanno le gonne. Se le indossano, poi, non so dirlo.

Di donne col trapano invece ne conosco una sola, e se dovessi giudicare dal suo aspetto fisico, cioè dalla sua bellezza quasi statuaria, la vedrei molto bene nel negozio di prima, o meglio in uno più elegante. Invece è la titolare, o la figlia del titolare, questo non lo so con certezza, di un punto vendita, specializzato e fornitissimo, di utensili da lavoro.
Lei si trova a suo agio non solo con i trapani a cavo o a batteria, a colonna e ad aria compressa, ma anche con le frese, le seghe circolari ed a nastro, le smerigliatrici, gli avvitatori e ogni altra moderna diavoleria per lavorare il legno, il metallo e il cemento. Mi ha venduto alcune punte per avvitatore, tempo fa, di quelle professionali, in una lega metallica particolarmente resistente. Dopo averle usate a lungo sono ancora come nuove, quelle punte, e lei di trapani se ne intende.    

La foto originale è di Helmut Newton, io l’ho modificata.

                                                                                                         Silvano C.©   


( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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