Mestiere strano il suo, o professione, per qualcuno
addirittura missione.
Attività antica, tuttavia, perché da sempre la curiosità ha
giustificato tanta dedizione, tanta vera passione.
Non pensate infatti che non serva passione in quello che fa.
È anzi vero amore, sapendo di essere scrutata da tanti occhi in ogni suo gesto,
occhi ai quali non sfugge nulla.
I primi tempi ha dovuto vincere la timidezza, è evidente;
lei che non voleva mai mettersi in mostra, cosa da non credere.
Ora è abile, con le mani sa fare giochi ed incantare, sa
anche raccontare e attrarre l’attenzione, perché questa non deve mai calare, se
non quando è lei a deciderlo, concedendo e concedendosi una breve pausa.
E poi si riprende subito, si muove sinuosa e non se ne rende
neppure conto, le viene del tutto istintivo, si sente perfettamente compresa
nella sua parte tanto da confondere sé stessa col suo ruolo.
Quando sente quegli occhietti attenti si diverte a condurli
e guidarli nel suo mondo, a far toccare loro quei piccoli poliedri realizzati
in legno, in plastica o con cannucce da bibita. Fa loro contare le facce, i
vertici, gli spigoli, e parla di Eulero tenendo tra le mani il suo preferito,
il cubo.
Silvano C.©
( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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