dedicato ad un'amica
Al posto di “io”, mettici pure “tu”, e la cosa non cambia.
Al posto di “io”, mettici pure “tu”, e la cosa non cambia.
Inizio in modo confuso, e cerco di rimediare. Ricomincio.
Di ogni pagina che io posso scrivere o aver scritto,
di ogni testo prodotto da persone che sanno farlo bene, anche da autori
importanti, si possono capire mille cose.
Mai però esattamente quello che pensava chi ha scritto.
Mai però esattamente quello che pensava chi ha scritto.
Ognuno raccoglie secondo la propria sensibilità, e alla fine
una sola opera immortale diventa milioni di opere diverse, e non solo per colpa
di traduzioni infedeli o infelici.
Quante volte sono stato frainteso, nella vita, neppure lo
ricordo. E parlo del rapporto diretto con le persone, quelle con le quali ho
parlato, con le quali ho condiviso con leggerezza o con difficoltà segmenti del
mio percorso, persone amiche ed altre ostili, o indifferenti.
In realtà neppure io mi so capire, cerco conferma e forza in
altri, mi uniformo anche se non in modo cosciente ad aspettative altrui, che
diventano mie. Cioè scelgo una parte, e la recito. Poi ne scelgo un’altra, e
recito quella. E di tanto in tanto mi riscatto dal mio monte dei pegni e
recupero un po’ di quello che devo per la mia libertà, che diventa
automaticamente solitudine.
Io spero che tu, che per caso mi leggi, sia più liber* di
me. Te lo auguro. Io non credo quasi più alla libertà, ma solo ad una lunga
sequenza di fatti che ci portano in una direzione imprecisa e confusa. Mica
tutte le persone sono così, è evidente. Qualcuno emerge, o si immerge, vedila come vuoi, e
trova una dimensione autonoma.
Parlo di chi ha soddisfatto i propri bisogni elementari e non
se ne crea artificialmente ogni giorno di nuovi, cioè non è insoddisfatto perché
non ha quel particolare prodotto ma, allo stesso tempo, può mangiare, dormire
protetto, vestirsi quanto serve ed avere qualcuno vicino essendo vicino a
qualcuno.
Non si sa mai dove il sogno ci fa arrivare, dove ci porta la
fantasia, dove la realizzazione di un’idea porta vantaggi anche agli altri. Io almeno
non lo so. E vivo molto male la sensazione di essere guida per qualcuno. Ho sempre
il timore di dare indicazioni di parte, di plagiare, di convincere usando mezzi
non leciti.
Per chi ha fatto il mio lavoro sembra del tutto assurdo
avere questi pensieri, eppure li ho sempre avuti, ed il dubbio di trasmettere delle
perfette idiozie non mi ha mai lasciato. Amavo ogni tanto dire una frase, che spero
ponesse dubbi anche nelle giovani menti, ed è questa:
-Voi cercate di imparare le cose giuste che vi dico, non le stupidaggini!-
Cosa poi alla fine loro hanno capito veramente a volte mi consola ed altre mi deprime, ma io sono stato solo una delle tanti cause degli eventi, condizionato a mia volta, e tu capisci quindi quello che preferisci di tutto questo.
-Voi cercate di imparare le cose giuste che vi dico, non le stupidaggini!-
Cosa poi alla fine loro hanno capito veramente a volte mi consola ed altre mi deprime, ma io sono stato solo una delle tanti cause degli eventi, condizionato a mia volta, e tu capisci quindi quello che preferisci di tutto questo.
Silvano C.©
( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
Tutti siamo un poco commedianti, e recitiamo da attori le nostre commedie..forse qualcuno soddisfatto della propria recita ci può essere, forse un poco stolto..
RispondiEliminaTu scrivi, io leggo, anche questa è una forma di libertà. Si, un poco di plagio ci può essere, o forse è solo un modo per trovare certezze,non solo per te che scrivi ma anche in me che leggo.
Complimenti e non solo per lo scrittore, anche per l’uomo.
ciao, anonim*...
Eliminaio sono stato soddisfatto della mia recita, per alcuni periodi, e mi sono proprio divertito in quei momenti, è innegabile. sono stato costretto dalla vita a fare una cosa che in fondo mi è piaciuta. è una fortuna quando capita, ed il mondo crolla quando si rompe l'incantesimo...il metro di quanto ho fatto, alla fine, credo sia proprio questo. le cose che mi sono riuscite meglio sono quelle che ho fatto con entusiasmo e divertendomi... credo anche di aver plagiato e di esserlo stato, in un gioco eterno, immagino...per il resto grazie, con un pò di imbarazzo, ma grazie...Silvano