Michele Serra scrive che il mezzo non è il messaggio, è semplicemente
un mezzo, e stralcio la frase dalla sua rubrica settimanale su “Il Venerdì” di “Repubblica”
del 19 settembre 2014.
Mi piace perché mette in discussione uno stereotipo cólto,
cosa sempre positiva.
Mi piace perché contraddice il post predente che ho appena
pubblicato e che cita appunto questo pensiero di MCLuhan. Contraddirmi da solo è benefico.
Ma mi piace essenzialmente per come arriva
a questa considerazione, che fa riflettere sull’uso che si fa dei social, nei
quali chi urla di più viene ascoltato di più (anche se per fortuna non sempre) oppure
chiunque si sente autorizzato a dire qualsiasi cosa, sfogando magari cose
represse ed avendo tempo da dedicare al mezzo, ovviamente, perché chi è poco
presente ha pure poco seguito.
Il mezzo resta un mezzo, alla fine, nulla
di più. Ci si deve adeguare alle sue modalità di utilizzo se si vuole entrarci,
ma una volta entrati siamo liberi, di parlare solo noi e non ascoltare gli altri
o di fare l’opposto, di sceglierci le persone da seguire e da leggere, di
cercare di richiamare l’attenzione di qualcuno, e col nostro comportamento e
con quanto scriviamo alla fine selezioniamo finalmente chi vorremmo, e ci
troviamo. Tu trovi me ed io trovo te, che mi leggi, e se metti un commento si
interagisce, oppure ci seguiamo su qualche social, e le cose che mi dici mi modificano
anche senza che me ne renda conto.
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei,
insomma, senza inutili lamentele finalizzate a dare la colpa ad altri.
( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
condivido che il mezzo sia solo un mezzo.Diventando maggiorenni rispondiamo delle nostre scelte, non possiamo darne responsabilità ai messaggi del mondo, che pur ci sono,e urlano. purtroppo sui social chi urla è molto più trascinante. l'urlo sui social è un mezzo, che a volte ben camuffa il messaggio.
RispondiEliminabella,la tua analisi. grazie per lo spazio.
grazie a te per l'interazione...:-)
EliminaSono perfettamente d'accordo ma non credo che chi urla riesca a farsi ascoltare se non momentaneamente. Credo ai cambiamenti che questo mezzo possa portare in molti di noi. Come tutte le cose sono utili anche i social. Si cresce certamente, anche se a crescere dovrebbero essere altri, quelli che non credono a nulla.
RispondiEliminaIl ritrovarsi tra individui,apprezzane i contenuti e i dialoghi che ne scaturiscono servono certamente ma ci troviamo di fronte a pensieri simili, tra gente che è abituata a porsi quel genere di domanda e invece inveri cambiamenti dovrebbero essere utili a chi ha bisogno di ragionamento per potersi migliorare o aprirsi al dialogo costruttivo.
difficile cambiare con l'età ma goccia a giccia serve sicuramente.
Grazie come sempre per quello che leggo, che apprezzo e che mi manca. Gocci a goccia serve, mi è utile.
(Solito Anonimo) :-)