Questa devo spiegarla con un disegno (non è un granché ma
rende l’idea).
Dunque.
Io sono B, e sono in bicicletta.
A è una ragazza o una giovane signora, pure lei in
bicicletta.
Conta poco sapere chi è dal punto di vista della precedenza,
mentre ha la sua importanza per la risposta e per le mie considerazioni
successive.
Arriviamo contemporaneamente all’incrocio. Io sul percorso
grigio lei su quello rosso. Ci vediamo da prima dell’incrocio, perché lei
arriva da un ponticello ciclopedonale (anzi, solo pedonale, visto che c’è un
cartello che lo indica, ma tutti ci vanno tranquillamente anche in bici) e non
ci sono ostacoli visivi o muri. Lei chiaramente vuole fare il percorso più
breve, tagliandomi la strada.
Alla fine entrambi freniamo, ed io:
-
Se entrambi teniamo la destra non ci blocchiamo a vicenda.
Lei:
-
Va bene, vorrà dire che aspetteremo.
Fine del brevissimo dialogo. Entrambi abbiamo parlato con
tono calmo e con il sorriso sul viso, senza toni aggressivi e senza alcuna
polemica o conseguenze. Lei sicuramente ora non mi pensa più, o mi giudica un
vecchio idiota magari rompipalle che ha zittito con una battuta.
Io invece ci penso anche adesso, e lo vedo un cattivo
indicatore sociale.
Se anche una giovane apparentemente senza problemi ed
incontrata casualmente per strada non capisce che un minimo di regole servono
(ed è deleterio non rendersi conto che anche non ammetterlo è pericoloso,
perché si sfocia poi facilmente nel sopruso e ci si abitua a ragionare solo in
termini di proprio comodo e non di convivenza civile) io la vedo difficile,
molto difficile.
(Il percorso di A avrebbe dovuto essere quello verde, ovviamente)
( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
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