venerdì 12 settembre 2014

Ah, beh


L’ambiente: un grande magazzino di in centro commerciale, di quelli dove si trova di tutto, dalle lampadine ai cioccolatini, dalle mutante ai medicinali ed agli occhiali da vista. 
 
Il luogo più preciso: il piccolo spazio ristoro, dove un paio di distributori automatici distribuiscono bevande calde e fredde con 4 sedie dove stazionano tradizionalmente persone anziane ma non troppo, trovandolo un’alternativa ai più tradizionali e costosi bar.

La situazione da capire: nel grande magazzino sono in vendita pure quotidiani ed altre riviste che qualcuno, poiché le pubblicazioni non sono controllate come nelle tradizionali edicole, sfoglia, legge e poi rimette a posto senza comprare. Nei grandi magazzini certi comportamenti sono diffusi, come il furto di merce più o meno per bisogno, il semplice danneggiamento aprendo confezioni e poi consumare solo parte del prodotto, lo spostare da un espositore all’altro le merce solo per il gusto di creare confusione, l’assaggiare la frutta in quantità prima di comprarla o forse neppure comprarla.
Ogni tanto qualcuno porta un quotidiano, spesso quello locale, nello spazio ristoro, se lo legge con calma consumando un caffè e poi se ne va lasciandolo sul posto, senza neppure fare la fatica di riportarlo dove stava esposto per la vendita.

Dopo aver fatto un po’ di spesa prima di partire per un viaggio mi viene voglia di un caffè, e mi avvicino al distributore automatico.
Mentre aspetto che la bevanda venga preparata e poi, mentre la consumo, sono costretto a sentire i discorsi che fanno le tre persone sedute vicino a me. Sono quelli tipici, che conosco da sempre, velate da un pervasivo razzismo, dal giudizio su tutto e su tutti, dalle soluzioni pronte per ogni situazione, dal gusto immondo di distruggere con una sola sentenza inappellabile le vite di altri, per le loro scelte sempre sbagliate.
Uno di loro si spinge a criticare chi viene al supermercato e poi  legge i giornali senza pagarli, come ha fatto chi ha lasciato proprio poco fa qualcuno che se ne è andato lasciando su una sedia vuota il quotidiano. Poi, tranquillamente, prende il quotidiano abbandonato ed inizia a sfogliarlo.
A quel punto (confesso, è stato più forte di me) dico al lettore tentato:
-         Se vuole, visto che sto uscendo, porto io al suo posto il quotidiano.
-         Ah, beh, io lo stavo solo sfogliando.
-         Appunto…
Mi avvicino con la mano e mi offro di prendere, come avevo appena detto, il giornale. L’uomo lo richiude e me lo consegna, ed io mi allontano, senza sentire alcun commento alle mie spalle. Come promesso rimetto a posto il giornale e poi vado alla cassa a pagare. 

Solo dopo, ormai in auto, mi chiedo quante volte pure io ho detto tante cose più o meno giuste e, nella realtà dei fatti, mi sono comportato esattamente all’opposto.
Ma questa è un’altra storia, cosa c’entro io?

                                                                                     Silvano C.©


( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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