Un nuovo spettro ossessiona l’Europa e tutti i Paesi moderni
appartenenti alle zone fortunate della Terra, lo spettro dei nuovi poveri, di
chi fugge da guerre, fame, o da condizioni di vita inumane e, per farlo,
rischia e spesso perde la vita. Tutte le potenze della vecchia Europa, pur se non
unite in una Santa Alleanza per braccare questo spettro, lo combattono, ognuna
a modo suo.
Quante forze sono state accusate
di accogliere con troppa permissività questi esseri umani dai loro avversari politici?
Quali altre forze, di contro, non hanno rinfacciato ai loro avversari l’epiteto
infamante di razzisti e xenofobi?
Da questi fatti si ricavano alcune
conclusioni.
1°) Ormai il fenomeno immigratorio
è considerato da tutte le potenze d’Europa come un problema, e deve essere
affrontato in sede comunitaria.
2°) È ora che si proclami all’Europa
ed al mondo intero un nuovo principio di giusta accoglienza, superando le
differenze nazionali, e che si trovi un modo umano per aiutare chi ha bisogno
ed arriva sulle nostre terre oppure cerca aiuto nei paesi di origine.
3°) È necessario che
la nostra integrità sociale, che i diritti conquistati dai nostri padri, che le
conquiste delle donne e dei lavoratori siano difesi contro chi arriva sì per
chiedere aiuto ma poi vorrebbe introdurre leggi tribali e medievali nei Paesi
che lo hanno accolto.
4°) È necessario opporre
alle favole di spettri vaganti un nuovo manifesto internazionale che riveda le
Dichiarazioni nell’ONU e le aggiorni in uno sforzo di giustizia che non sia né rifiuto
del diverso né arroccamento su posizioni antistoriche, poiché l’erezione di
barriere non ha mai fermato alcuna invasione né difeso lo stile di vita di chi
si sentiva da tali barriere protetto.
A questo fine, uomini di diverse
nazionalità si dovranno riunire e redarre un nuovo Manifesto, che sarà pubblicato nelle lingue comunitarie, e che
dovrà sancire principi condivisi, a difesa dei nostri concittadini più deboli
prima di tutto, mettendo le basi di una nuova convivenza pacifica dalla quale
tutti dovranno trovare vantaggio. Rinunce di privilegi superati dalla storia,
accettazione del rispetto della persona in ogni sua lecita manifestazione, dura
lotta ad ogni forma di prevaricazione, violenza o sfruttamento, obbligo per i
nuovi arrivati di accettare le tradizioni locali senza imposizioni delle
proprie se non in uno scambio pacifico e dialettico, eliminazione di ogni forma
di integralismo religioso o politico e crescita economica su basi più
rispettose degli altri Paesi del mondo saranno i principi ispiratori di questo Manifesto
sempre più necessario.
(Liberamente ispirato alle
note introduttive del Manifesto del Partito Comunista del 1848)
Silvano C.©
( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.