Sì, sono guerre, senza nessuna
croce rossa d’emergenza per i feriti, ed i morti restano sul campo, insepolti,
sino a quando qualche mano pietosa o interessata li copre.

I grandi centri commerciali invece
accusano il colpo, pur resistendo, e vedendo molti negozi delle loro gallerie
dibattersi in difficoltà a volte insuperabili.
Una nuova necessità spinge ad
evitare le spese non indispensabili, a rinunciare a molto superfluo, e questo è
un bene, ma pure a guardare meno alla salute e di più al prezzo, e questo è un
male.
Il guaio è che vorremmo tutti
apparire, avere, essere. In realtà la maggioranza di noi può al massimo
apparire, indossando magari capi sintetici che sembrano alla moda ma che se li
porti solo un’ora in questa stagione poi diventi inavvicinabile, per l’aura che
ti circonda.
Spero che i nuovi che si affacciano
sul mercato possano dar vita ad una svolta epocale, che sappiano combinare
l’essenza con un minimo di etica, in senso lato, e che la crisi sia portatrice
di grande dolore, certo, come ognuno può vedere, ma anche di nuove speranze. Pure le peggiori guerre alla fine finiscono.
Silvano C.©
( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.