Battisti canta: “Una donna
per amico”, e pure lui, guidando, canta, convinto di essere intonato. Torna da
un viaggio nel quale ha salutato lei che è partita per l’Egitto con una amica.
Lei non è la sua ragazza, per nulla, è che a lui piacerebbe, e la colma di
attenzioni, al limite dell’invadenza. Lei ha atteggiamenti ambigui. Non gli
dice in modo esplicito di lasciarla perdere, ma lo tiene a distanza. Lui è
ingenuo e non capisce. A volte però è affettuosa, dimostra interesse per quello
che fa o che dice. Insomma, una normale situazione da educazione sentimentale,
nulla di trascendente, un gioco antico e sempre nuovo per chi lo vive.
Mariano deve capire ancora
molte cose di Giovanna, ma per ora vive nel mondo del possibile. E lei gli fa
pure regali, a volte importanti. Oggetti preziosi, per lui. E frequenta anche
la sorella, Alberta, di un solo anno più giovane, perché ha un carattere tanto
solare e chiaro quanto lei notturno e involuto.
L’appartamento di Alberta è
un salotto, è il punto di incontro di tante individualità contrastanti, è aperto, ed è impossibile non
frequentarlo dopo esservi stati in qualche modo introdotti. Neppure Alberta però
trova la pace che vorrebbe. Tante speranze e mille illusioni. Alcuni legami
importanti, ma che si dissolvono, nel tempo. Lei si innamora di Luisa, e per un
po’ anche Mariano esce con loro, e si diverte, perché le trova interessanti,
curiose, e vedono mondi a lui lontani.
L’amore è una ricerca senza
fine, dove l’io sparisce ma ritorna anche prepotente, e si fa pagare col dolore
senza rete di protezione.
È così che una sera Mariano, sempre senza pace, incontra Alberta, che
piange, delusa ancora una volta.
L’accompagna a casa, che è stranamente deserta. Vorrebbe vederla un po’
sorridere, si trattiene a parlare, nel buio e nel silenzio, ma la tristezza non
abbandona nessuno dei due.
Sono seduti vicini, il
respiro si confonde, le mani si muovono, cercano e raggiungono i loro corpi. Lui, in
un momento di ingenua onestà, sussurra: " Io non ti amo ".
Lei sorride, non ferma le
sue mani, e neppure lui.
Silvano C.©
( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
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