La sottrazione ha due termini, minuendo e sottraendo, non sono interscambiabili, hanno un ordine che devono rispettare…
La sottrazione ha un risultato, la differenza, che dice tante
cose, è importante, aiuta a capire talvolta il senso delle cose, purché non
abbia troppa importanza, altrimenti si pone come ostacolo al dialogo.
La sottrazione ha un segno, il meno. Erroneamente si intende come
indice di negatività, ma è pura convenzione. I numeri tra loro hanno pari
dignità, anche quelli negativi, ed integrano e completano il campo del reale.
Essere negativi a volte è assolutamente positivo, quando ad esempio ci capita
di esserlo in qualche indagine medica.
La sottrazione ha pure una proprietà, chiamata invariantiva, ma se
non cambia nulla, è inutile approfondire.
Quello che mi interessa maggiormente è la sottrazione come idea,
come operazione che si adatta più o meno a certe fasi della vita, o come
astrazione applicata alla quotidianità.
Inutile dire che in questo momento la sento molto mia: sto
riducendo molti contatti, quindi sottraggo, tolgo.
Ho accumulato, ad esempio, materiali ed esperienze, nel corso
degli anni. Ora rimuovo, cerco l’essenziale, non dimentico, sicuramente non le
persone, quello mi è impossibile, ma mi isolo. Mi tolgo in qualche misura dal
mondo.
Cerco di focalizzare l’essenziale, sfoltire, astenermi. Non sono
per nulla capito in questo minimalismo quasi ossessivo che talvolta assimilo
alla fuga di un animale ferito, o alla ricerca di qualcosa dentro di me, ma che
è visto come chiusura egoistica che ignora tutto e tutti. Forse, ancora di più,
è il rifiuto per ciò che ho tentato e non sono riuscito a fare, o il tentativo
ingenuo di emendarmi dagli errori.
La sottrazione, se il minuendo è minore del sottraendo, porta ad
una situazione di pericolo, o di difficoltà. Sicuramente è un processo che non
può durare all’infinito, e non so neppure se applico correttamente l’algoritmo.
Silvano C.©( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
Interessante la questione minimalista. Minimalismo =sottrarre per aggiungere
RispondiEliminaChe vuol dire "toglierenostre pesi dalle nostre spalle" per andare piu' veloci o lontano.
Minimalisti si diventa con l'esperienza e con gli anni. Quando ci rendiamo conto che molti dei pesi che gravano sulle nostre spalle sono pesi di altri di cui ci siamo fatti carico, per affetto, per generosita',per altruismo.... non sempre oquasi mai contraccambiato
@mariorossi
non intendo scaricare su altri responsabilità o scelte mie. nè accusare di non essere ricambiato, anzi. no. solo riflessione, pausa, rigenerazione spero. mi piace quando trasformi la sottrazione in addizione, se ho inteso giusto... Silvano.
RispondiElimina