Quanti grandi del passato
meritano oggi la nostra attenzione o, per essere più preciso, di essere ancora
considerati esempi, modelli di vita, ispiratori e maestri?
Miguel de Cervantes, per
citarne uno solo, non assegna alla donna un pensiero moderno, emancipato, ma la
relega negli stereotipi del tempo, affidandole un ruolo a dir poco discutibile.
Per i grandi filosofi greci
era del tutto normale considerare uomini degni di questo nome solo una
ristretta cerchia di persone, mentre il resto dell’umanità doveva semplicemente
contribuire alla vita di questi fortunati.
Tanti pedofili un tempo trovavano naturale abusare
dei minori, con l’approvazione dell’intera società e dei minori stessi.
Una lesbica o un omosessuale
che ruolo mai potevano pretendere se esibivano come oggi si deve, con orgoglio,
la loro natura al fine di ottenere il giusto riconoscimento?
E molti scritti sacri perché
godono oggi di tanto credito se teorizzano la riduzione della libertà e della
dignità di interi gruppi di appartenenti al genere umano?
Possiamo distruggere, con
opera capillare, prima di tutto dentro noi stessi, tutti questi falsi modelli
che devono essere superati, e solo dopo forse rivalutati.
Per quanto riguarda la
nostra cultura e la nostra società, abbiamo il dovere di far nascere ogni volta
il dubbio nei seguaci acritici di oggi, a maggior ragione su quanto abbiamo
accettato come tradizione.
Concludo precisando che non
intendo fare alcuna crociata. Mi sono bastate quelle che hanno opposto
cristianità e mondo arabo nei secoli passati. Né intendo passare da un
integralismo ad un altro. Ognuno si tenga le proprie icone, sacre o secolari
che siano. Se è nato un dubbio, ne sono felice. Non scordo che i mulini a vento
sono oggi le pale eoliche.
( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte. Grazie)
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