Potrei fare la guida e magari guadagnarci pure, o raccontare storie facendomi seguire da platee entusiaste. Mi piacerebbe inventare fatti storici mai avvenuti descrivendo gli interni di un palazzo cinquecentesco. Sarebbe divertente ma alla fine, scoperto il gioco, semplicemente stupido. Non so perché dico questo, ad essere sincero. Ci sono forse due motivi principali. Il primo è che mi sono già ritrovato a volte, a Ferrara oppure a Rovereto, ad incrociare viaggiatori o turisti che per qualche motivo o mi facevano domande specifiche oppure li vedevo accanto a luoghi che meritano attenzione e magari neppure se ne rendevano conto. Nella mia ultima puntata a Ferrara sono passato in bicicletta in via Cortevecchia, esattamente nel punto da dove parte il vicolo dei Duelli. Ho incontrato una coppia intenta a guardare sul telefono e osservare attorno, probabilmente per cercare qualcosa o informazioni su dove si trovavano. È stato più forte di me. Mi sono fermato, ho chiesto se potevo essere utile e lui mi ha risposto anche se non ho neppure capito che lingua parlasse. Stavo per salutare e ripartire quando ho pensato di chiedere se sapevano dove si trovavano. Quasi senza aspettare la risposta ho citato il vicolo dei Duelli, ho indicato il cancello a pochi metri, ho ripetuto il nome del vicolo e poi Wikipedia. Lui ha preso il cellulare e credo abbia trovato facilmente con queste mie poche informazioni quello che mi interessava gli arrivasse. Se poi entrambi siano rimasti incuriositi e siano entrati per un po' nel vicolo non lo so, io mi sono allontanato salutando. Un altro motivo della mia fantasia sta nel fatto che ogni guida racconta la storia che le interessa, solo una parte della storia, quella che pensa sia importante o maggiormente interessante o che conosce. So di una persona a Ferrara che quando porta in visita qualcuno nel cimitero ebraico di via delle Vigne invita a vedere alcune tombe, una in particolare, ma non so per quale motivo ne ignora del tutto altre, che pure a mio parere sono importanti e che sono certo conosce. La giudico una forma di censura, di negazione del passato. Alcune persone la storia l’hanno fatta, e ricordarle, anche solo passando accanto alla loro tomba, sarebbe un dovere.
Silvano C.©
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