Alla fine, che si vinca o si perda, si arriva nello stesso
posto. Magari c’è chi si aspetta un premio dopo tanti sacrifici, qualcun altro
forse teme una punizione. Se c’è un giudice immagino che farà il suo lavoro, e
in quel caso, forse dopo essermi avvalso della facoltà di non rispondere per
permettermi di capire meglio, mi metterò alla ricerca di un buon avvocato
evitando quelli d’ufficio. A quel punto non baderò a spese, dove dovrei mai
andare e per chi potrei risparmiare dopo aver lasciato ogni cosa? Ammetto che
alcune figure che potrei incontrare mi generano ammirazione, come l’Arcangelo
Michele, e allo stesso tempo un certo timore. Egli porta la spada, e sa come
usarla, inoltre non teme di buttarsi nella lotta se serve. Ingenuamente mi ci
immedesimo, oppure, più spesso, immagino che possa arrivare a portare giustizia
dove qualcuno ha subito inutili e indicibili sofferenze. Magari è solo
fantasia, lo ammetto, magari alla fine cambierà poco mentre la vera differenza
possibile è qui ed ora. Devo capirlo che mi conviene pensare al qui ed ora.
Devo. Ciao, Viz. Dimenticavo di aggiungere che, come al solito, mescolo verità
e falsità, cose mie e cose altrui, che immagino sia vero ciò che non lo è ora e
forse non lo è mai stato. Ma questo lo sai già, lo hai capito. Sei tu che
potresti descrivermi meglio di come potrei io.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
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