Le vie dell’amore sono strane, difficile che non siano in qualche momento dolorose o insicure. L’amore deve essere sempre corrisposto anche se sembra ne esistano di altre forme. Amore che inizia non si sa neppure perché, forse solo trovandone il motivo in una finestra aperta. E amore che finisce. Capita pure quello. Succede che una coppia, giovane, viva questo rapporto da lungo tempo, oltre dieci anni. Che decida di convivere. Che decida di sposarsi. Che decida di avere un figlio. Che decida, a questo punto, di separarsi. Restando buoni amici, in rapporti tali da condividere in qualche modo le responsabilità di un figlio che sta per nascere. A volte io capisco di essere strano, tu Viz lo sapevi e lo capivi. A tale vertice di stranezza noi non arrivammo mai, fummo più tradizionali. Litigate, diverse, alcune memorabili. Problemi enormi legati all’acquisto dell’appartamento dove avevamo deciso di vivere anche per colpa di un artigiano poco onesto e sostanzialmente falso. E preoccupazioni enormi per nostro figlio quando venne ricoverato in ospedale. Le vie dell’amore sono strane e immagino siano ripetitive. Qualcuno vive oggi quello che altri altrove e in altre epoche hanno già vissuto. Non si spiegherebbe altrimenti come si possano leggere i classici di ogni paese e ritrovarsi in situazioni in parte conosciute. L’amore illuso si sveglia ad un certo punto e si toglie gli abiti dell’amore per indossarne altri. L’amore tradito è davanti ad una scelta. L’amore eterno è forse una fantasia. Non so nulla dell’amore, vedo solo le persone che per quello vivono e fanno scelte. Alcune strane e che nella loro logica mi sfuggono. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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