Alcuni piatti che ancora di tanto in tanto cucino mi riportano mia nonna, mia madre, alcuni amici d’infanzia, le suore dell’asilo di quando ero piccolissimo, e mi ridanno alcuni momenti importanti con te. Ricordo un periodo non particolarmente felice dei miei primi mesi a Trento, quando vivevo in una camera in affitto senza possibilità di cucinare nulla. Praticamente durante la settimana uscivo al massimo un paio di volte in pizzeria o in un ristorante abbastanza economico, non potevo permettermi di più, e per il resto andavo avanti a panini con affettati e formaggi, oltre alla frutta. A volte iniziavo a uscire con nuovi conoscenti ancora non amici, persone che avrei perso di vista molto velocemente ma che in quel periodo mi aiutavano a socializzare. Una sera venni invitato ad andare a cena in un posto poco fuori città, noto per i suoi taglieri di formaggi e affettati. Non dissi nulla, ovviamente, e fu una serata piacevole per il resto, in più allietata da un vicino di tavolata, tedesco molto allegro e quasi ubriaco, che mi inondò di birra facendomi cadere addosso il suo boccale quasi pieno. Una vita fa, storie messe da parte, patrimonio immateriale di ciò che fui e sono. Se potessi, oggi o quando vuoi, ti preparerei un piatto di orzetto ma cucinato bene, e basta con i taglieri di affettati con speck, formaggi e sottaceti. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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