Vedo i treni passare, vanno verso nord o verso sud. Portano persone
che vanno da altre persone, o semplicemente vanno perché devono andare per
motivi che non saprò mai. Molte volte siamo saliti su questi treni, in altri
tempi, tu più di me, ma ormai sono passati anni e quasi tutto è cambiato. Un viaggio
che comporti spostamenti oltre la provincia o la regione ormai deve essere prenotato
in modi che una volta non erano necessari, e non basta andare alla stazione per
fare il biglietto, tutto si è complicato. Per mia fortuna non sono ancora
obbligato a servirmene, e circa un mese fa mi sono spinto sino a Trento, da
Rovereto, tanto per vedere se ancora so salire su un treno. Sono rimasto legato
a mie fantasie di viaggio, alcune tentate e mai realizzate. Prima di conoscerti
avevo deciso di raggiungere Monaco di Baviera partendo di pomeriggio e
viaggiando di notte. Arrivato a Bolzano sono sceso, ho fatto un breve giro in
città, non ricordo neppure esattamente cosa ho fatto, se sono andato in una
pizzeria, se sono entrato da qualche parte, ricordo solo che a una cert’ora mi
sono sentito stanco e stupido, non avevo più voglia di arrivare neppure ad Innsbruck,
figurarsi a Monaco. Mi sono informato, ho chiesto come farmi restituire parte
della spesa del biglietto di andata e ritorno, e poi sono rientrato a casa. Ecco
una delle fantasie che, alla prova dei fatti, si è rivelata inattuabile. Se avessi
avuto un motivo probabilmente avrei proseguito, serve sempre un motivo, ma non
lo avevo. I treni portano persone che hanno un motivo per muoversi, io non lo
avevo, avevo solo l’idea di fare una cosa diversa, un tentativo di imitare ciò
che altri sembrava avessero fatto e mi piaceva come lo avevano
raccontato. Io cosa avevo in meno di loro, mi mancava il coraggio o l’occasione?
La seconda evidentemente, non serve coraggio in cose del genere. E comunque,
quando vedo passare i treni immagino sempre che potrei essere su uno di questi,
vicino ad altri, e con la possibilità di incontrare qualcuno, anche se il tempo
mi ha insegnato che è sempre più improbabile che avvenga se non sono io a
cercare. E l’idea di visitare una città più o meno lontana, da solo, mi alletta
sempre meno. La visito in altro modo, se capita, e allora entro in palazzi,
castelli, chiese, a volte anche in grandi parchi e giardini. Ciao Viz. Se
sapessi per dove partirei anche subito, lo sai.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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