mercoledì 6 marzo 2024

Associazioni con un sottile filo conduttore

Nel marzo del 1980 in Sardegna, al suo interno, caddero tardivi e inaspettati fiocchi di neve. Ne conservo la memoria, non i fiocchi, che intanto si sono sciolti.

I miei nonni non vennero, i miei genitori sì. Fu una bella giornata però, e i miei nonni li vidi pochissimo dopo. E fu anche un periodo triste, perché mio nonno poco dopo venne ricoverato e morì. La vita non va mai come vorrei, quindi dovrei accettare quello che mi regala e che mi ruba.

Utilizzavo ancora la mia fotocamera un po' troppo elementare, la reflex arrivò solo alcuni mesi più tardi. E il primo viaggio con quella reflex fu a Bergamo, nella città alta. Mi ricordo pochissimo, troppo tempo è passato da allora.

L’olio di oliva sardo può avere un sentore molto pronunciato, un sapore forte, un colore verde intenso. E il vino sardo va rispettato, non se ne dovrebbe mai bere più di un bicchiere a pasto. L’ospitalità sarda nei confronti degli ospiti è quasi incredibile.

Qualcuno ci rubò il riso, qualcun altro ci fece foto e poi riutilizzò lo stesso rullino ottenendo sovrapposizioni di immagini irripetibili. Alcuni, troppi, nel frattempo sono mancati.

Quell’agritur l’ho voluto rivedere durante il periodo pasquale pochi anni fa. Non mi sembra che fosse rimasto nulla dei nostri tempi, è stata una delusione. Mai tornare dove ci si è trovati bene molti anni dopo, quasi certamente non sarà come allora.

Vorrei lasciar dire anche a te qualcosa. Ciao, Viz.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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