Qualcuno si lamenta che il ristorante ha alzato i prezzi e
qualcun altro, magari non dicendolo perché se ne vergogna, non ha nulla da
mangiare. Questo è normale, avviene in situazioni diverse ed è sempre presente come
modo di ragionare. Credo sia in parte un’autodifesa, per non farsi sommergere e
inghiottire dalla paura della morte, della malattia, della disgrazia e di ogni
tragedia che occasionalmente tocca uno o l’altro. In parte è invece vero
egoismo ed insensibilità, una difesa arroccata di privilegi e la volontà di non
vedere il dolore degli altri. Dove sia la linea di separazione tra questi due
opposti non lo so, alcune situazioni sono confuse, io per primo sono
contraddittorio. Il bianco e il nero esistono solo concettualmente, mai nella
realtà. Se io venissi osservato nelle 24 ore e ogni mio gesto venisse
analizzato ne uscirei non benissimo, non posso dirlo di altri anche se in
qualche caso alcune situazioni le conosco. Che sia forse la pietà ciò di cui
abbiamo più bisogno per essere migliori, anche pietà rivolta a noi stessi? Per
certo alcuni giorni mi lamento in modo eccessivo, ogni cosa sembra andarmi
male. Non credo di essere un esempio da seguire, anzi, sono alla continua
ricerca di esempi giusti, in modo da ricevere un po' di luce altrui e
rifletterla, sapendo che non è mia. Ciao, Viz.
Silvano
C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
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