Quando dicono che la vita è bella, non crederci. Potrebbe esserlo,
certamente, e lo è per qualcuno. Per lei non lo è stata. L’abbiamo conosciuta
poco, come una vicina per pochissimi anni. Probabilmente prima che la conoscessimo
era stata a suo modo felice. Era sposata ed aveva una figlia. Le cose però non
andavano nella loro coppia, la figlia soffriva di una malattia degenerativa che
pesava tra di loro, e le loro litigate si sentivano passando davanti alla
porta. Lui accusava lei, si sentiva stretto in quella situazione, la rifiutava.
La bambina è morta in poco tempo. Loro si sono separati, lui l’ha praticamente
chiusa fuori casa e poi ha venduto l'appartamento senza che lei potesse prendersi le sue
cose. Lui si è rifatto una vita nuova, con una nuova compagna e altri figli,
nel capoluogo. Lei ha trovato un’altra sistemazione ed ha continuato a
lavorare, venendo sempre a trovare la figlia dove tu non sei. Ha lavorato sino
a poco più di un anno fa, poi è andata in pensione. Non se la sarebbe goduta anche se avesse continuato a vivere, il suo dolore lo portava scolpito
nel volto. L’ultima volta che le ho parlato era già in pensione, e sembrava soddisfatta
di esserci arrivata, era stanca. Poi è crollata. L’ho rivista qualche mese dopo
ed era ingrassata e quasi non riconosceva nessuno. Le ultime volte era
accompagnata sempre da qualcuno. Poi se ne è andata, prima che finisse l’anno. Ora
riposa dove non sei, accanto alla figlia, e lei è decisamente bella nella foto
sulla sua lapide. Lei è stata bella ma non la sua vita. È andata così. Senza giustizia.
Ciao, Viz, sai di chi parlo.
Silvano
C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
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