martedì 5 marzo 2024

Il primo giorno dei tanti

Ci sono giorni da fissare per sempre nella memoria e poi da lasciar andare, dolcemente e con pochi rimpianti, perché i rimpianti non rendono giustizia all’immensità soggettiva, la trasformano in qualcosa di non più condivisibile com’era nell’ordine temporale delle cose, quindi da mettere da parte, lentamente scordare…il primo giorno di una sequenza non più attuale è destinato a sua volta ad essere scordato. Del resto quante sono le persone più o meno coinvolte in questo ricordo ancora in vita? Potrei farne un elenco mentale, non credo superino le due decine, e a molte di loro non verrà neppure in mente, era una cosa nostra. In questa sequenza un suo posto particolare lo ha da sempre l’otto marzo, ma non è il primo e dopo ne seguono altri. Ricordare in questo modo, con allusioni che non tutti possono capire, è una specie di vezzo che credo richiami a suo modo attenzione, vorrebbe attenzione, disperatamente e dignitosamente. Io però non scordo, dovrebbero darmi una botta in testa per costringermi a farlo. Ciao Viz, sorridi, è un giorno di festa. E se ti dico canederli e Sardegna magari sorridi di più.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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