lunedì 10 luglio 2023

Sempre negare

Alcune cose sono evidenti, talmente evidenti che sembra persino inutile ricordarle o citarle quando si parla. Altre cose si descrivono nel modo sbagliato, tutti o quasi sanno che non è così ma si continua a farlo. Un esempio del secondo caso? Il Sole tramonta. È chiaro che siamo noi sulla Terra a far la giravolta ma non ci si fa caso e si continua a dire senza problemi per nessuno che è il Sole ad inabissarsi dietro l’orizzonte. Diverso è il discorso per gli indiani, quelli dei film western di tanti anni fa, che indiani non sono mai stati, mentre è più corretto credo definirli nativi americani o pellirossa. Continuare a usare il temine indiano slegato dall’India era e rimane sbagliato. Questa è la premessa, che ha a che fare con le convenzioni linguistiche e con le convinzioni personali. I terrapiattisti infatti negano alcune evidenze e, mi pare, sopravvivono benissimo. Sono quindi arrivato alla conclusione che una possibile via di salvezza è la negazione, negare sempre e in ogni situazione ciò che contraddice alcune mie vitali necessità. Non è necessario aver ragione, aver prove a sostegno, ottenere l’approvazione altrui o essere anche solo capiti. Negare necesse. Negare è vita, quella che vorrei e che mi viene negata e in qualche modo evoco. Mi oppongo a ragionamenti razionali sulla vita e sulla morte, sul futuro e sul passato, sulla memoria e su quello che dovrei fare. Secondo qualcuno avrei dovuto evitare di comprare qualcosa che hai usato solo tre volte. Avrei dovuto sapere e accettare quello che sarebbe successo e non accetto ancora. Se il destino è stronzo non è colpa mia. Io nego, sopravvivo e nego, tinteggio e nego, a volte mi muovo oltre il mio piccolo orizzonte locale e nego. Non esiste morale che tenga, il cielo stellato non è solo sopra di me ma mi circonda e io ne faccio parte, le spiegazioni filosofiche valgono per ciò che sono, tentativi di spiegare l’inspiegabile, quindi se nego non commetto alcun delitto di lesa ragione. Magari potrei fare come Astolfo o ancor più come Orfeo, che sono invenzioni letterarie e non hanno nulla di vero oltre alla poesia. Ciao Viz, potrei anche aver ragione, perché negarlo?

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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