Questa te la devo
raccontare anche qui. Lo sai già ovviamente ma io rischierei di dimenticarla
col tempo, e questo è uno dei motivi che mi fanno tenere il blog, sinché farà
piacere a chi può decidere o al semplice destino. Ieri ad Ala finalmente sono entrato in alcuni palazzi storici della città della seta e del velluto per
i tre giorni di festa che sono tradizionali da vari anni e, in particolare, ho visitato uno dei palazzi
Pizzini, il maggiore dei tre, quello col grande salone dove suonò anche Mozart
durante il suo viaggio in Italia del 1771. Ero armato di fotocamera e le foto
le ho fatte dove volevo, dove sono arrivato e dove ho potuto. Il salone è
magnifico ovviamente, con una balaustra che lo percorre in alto e il soffitto
affrescato. Di fianco c’è un altro piccolo salone, magnifico pure quello anche
se più semplice e molto più basso. Ecco, il problema per far foto a quel
soffitto è appunto nella sua minore altezza. La mia fotocamera non ha
grandangolo, o magari c’è e potrei cercarlo tra le sue funzioni, e tenendola in
mano non sono riuscito a inquadrare tutta la parte centrale affrescata. Avrei potuto
attivare l’autoscatto e appoggiarla al pavimento ma ho preferito stendermi io
sul pavimento, del resto pulito, anche perché non ci stava nessuno in giro. Mi sono
steso supino, ho inquadrato ed ho premuto lo scatto. Mi sembra che la posa
sia pure riuscita. La cosa comica è avvenuta subito dopo. Nella sala ci si
arriva anche con un ascensore, la sua porta si è aperta all'improvviso e mi hanno trovato steso a
terra. Qualcuno ha pensato fossi svenuto, immagino. Io ho sorriso, ho spiegato
che non ero caduto e che mi ero steso solo per fare una foto. Ecco, tutto
semplicemente qui. A volte la vita è buffa. Ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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