domenica 2 luglio 2023

Qualcosa di sbagliato

Cominci a capire adesso?

Lo capisco, certo, ora ne ho le prove vissute che prima non potevo avere, non c’era l’esperienza personale; nessuno a 10 anni sa esattamente cosa proverà a 20, ma quando si sono superati i 40, i 50, allora si comincia a intuire cosa avverrà qualche anno più tardi.

È così…

Lo so, è così, la vita è un’esperienza unica che si idealizza e si vorrebbe poter controllare dall’inizio alla fine, accettandone la fine ma aggiustandola nel modo migliore e facendola arrivare nel modo e nel momento giusti.

Fantasie…

Certo, anche questo lo so. Vivo di fantasie del resto. Sono nella realtà ma la percepisco con i miei sensi, la capisco con la mia sensibilità, la conosco come sino ad ora mi si è presentata, la immagino e la idealizzo. Nulla di oggettivo e dimostrabile.

Cosa vorresti di diverso? È evidente che come funziona non ti soddisfa.

Dirlo chiaramente? Ci provo. Prima di tutto le basi: vivere il più a lungo possibile in modo autonomo, in salute e senza aver bisogno dell’aiuto di altri, neppure economico. Avere qualche contatto in più, ma quello devo guadagnarmelo. E poi, per essere esplicito ma con un esempio chiarificatore, ho invidiato molto quella coppia di anziani morta quasi contemporaneamente durante l’alluvione della Romagna. Mi sarebbe piaciuto così.

Quello lo so.

Lo sappiamo entrambi, credo. Io ho iniziato a capirlo prima che tu partissi, ho persino immaginato una specie di banca del tempo per poter azzerare o quasi la distanza tra i due eventi finali, ma non è nelle nostre competenze, solo col suicidio ci si può arrivare ma quello non m’interessa. Del resto ho le responsabilità che mi hai lasciato e non intendo fuggirne, prendendomi tuttavia tutto il tempo personale perché non ho mai fatto voti di povertà, rinunce, castità e distacco dai piaceri e dalle distrazioni terreni.

Cosa evidente, impossibile non vederlo.

E allora, come sai, mi dedico a progetti a breve e medio termine, programmo poche cose, mi distraggo, faccio manutenzione quanto basta, direi vicino ai limiti inferiori, e tento di trattenerti come posso. Tu non puoi andartene se ti mantengo qui, qualcuno mi dirà che sbaglio, ma sbagliare è umano e non mi va di essere privo di difetti ed errori. Ciao Viz.

                                                                                                  Silvano C.©   
            (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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