Chi nasce in pianura,
quasi al livello del mare, trova esotico anche arrampicarsi su un fico perché vuol
dire elevarsi sopra la media del territorio circostante. Da bambino lo feci, mi
arrampicai su un fico, ne gustai i frutti appena raccolti e pagai la prodezza
col regalo che mi fecero le sue foglie urticanti. Salire al secondo o terzo
piano di un edificio forse produce lo stesso effetto ma non saprei esserne
certo perché salire le scale tutti o quasi lo possono fare ma salire sugli
alberi un po' meno e interessa maggiormente la sfera della sfida ai propri
limiti e del gioco. Per chi nasce in pianura immergersi nel mare anche solo per
alcuni metri è un’impresa, e pure questo ho avuto la fortuna di provare. Senza bombole
ma solo con occhialini da nuoto che mi schiacciavano gli occhi mi sono
immerso in acque cristalline arrivando attorno a – 10 metri, più o meno, non
oltre. Avrei avuto il terrore ad entrare in un sommergibile e scendere sotto la
superficie in una scatola di metallo, non credo di essere nato per questo ma
solo per camminare dove mi portano le scarpe, per muovermi su mezzi con le
ruote, per navigare su barche, gommoni o grandi navi e, in alcuni casi, per appendermi
a cavi di funivie e cabinovie. Non sono nato per essere uccello in volo, ma tra questi potrei solo essere un pollo, un tacchino, un pinguino o uno struzzo e pochi
altri. Sull’innalzami rispetto al livello zero io conto sull’auto che mi porta
dove poi posso proseguire a piedi su sentieri tracciati e salire verso la
vetta, ovviamente fermandomi prima se si tratta di fare scalate serie o ferrate.
In questo caso non ricordo di essermi mai avvicinato ai 3000 metri. Sono nato
in pianura e resto legato al suolo, quello riposante e quasi pianeggiante della
provincia ferrarese dove mancano i riferimenti all'orizzonte delle cime del Trentino e dove
risulta sempre abbastanza incomprensibile una strada che procede a curve
successive, ma così succede. Dove la natura non pone ostacoli di altitudine ne
inventa sul piano, e dove non arriva lei ci pensa l’uomo con i suoi confini
arbitrari e tradizionali che segnano le proprietà terriere. Ecco, la mia
biosfera personale è limitata e non provo alcun interesse ad ampliarla. Del resto,
io e te, abbiamo viaggiato a lungo sul piano orizzontale senza mai volare,
abbiamo visto altri Paesi dove parlano altre lingue e dove si mangia un cibo
diverso. Abbiamo avuto, assieme, questo privilegio. Ed io ho avuto il privilegio
di fare molti di questi viaggi, purtroppo non tutti, con te. Ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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