Ciò che non vedo da anni
mi manca solo quando ci penso, quelle sensazioni di allora sono assenze che
posso richiamare con un atto volontario per ricostruire, quasi restaurare, l’edificio
che se ne stava tranquillo e quasi coperto dalla vegetazione che è cresciuta
nel corso degli anni e che mi permette di passare senza vederlo. Eppure c’è, o
almeno c’è stato, non si tratta di un’illusione ma solo di passato che, per sua
natura, è immutabile e soggetto ad oblio. Mi oppongo ovviamente all’azione del
tempo, so che è inutile come molte attività umane ma mi oppongo con le mie
poche forze, con la fantasia residua e con la volontà di trattenerti. In mio
soccorso poi arriva il caso che mi propone un’immagine da un giornale, da un sito
in rete, da un libro o da un programma televisivo. Ad alcuni il passato crea
solo fastidi, pensano sia necessario solo andare avanti sempre e comunque. E invece
serve mediare, trattenere il futuro e immaginare il passato impedendo che si spezzi
il legame profondo che li lega. Ora immagina un elenco che neppure voglio
iniziare di cose che mi passano nella mente come se stessimo sul treno seduti
di fronte a guardare quello che ci scorre accanto dal finestrino mentre andiamo
non solo verso Bolzano ma anche in direzione di luoghi mai raggiunti sulle
rotaie e dove tuttavia siamo stati. Le stagioni si sono succedute e siamo
invecchiati, tu non abbastanza. Invecchiare non è bello né brutto, ma può
essere più bello o più brutto, quello sì. Ma per ora basta così. Ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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