sabato 29 luglio 2023

raccontami

Raccontami ancora della piccola e nobile città dove sei nata, delle prime esperienze con due oche che vedesti da piccole e poi crebbero tanto, degli scherzi ai passanti dal balcone sulla via, della grande camera dove potevi girare in bicicletta, del torrentello, del ponte Gobbo, dei viaggi e di come iniziasti a vedere la Francia prima di me, delle tue fantasie e di tutto quello che dovesti subire, dei sogni e delle delusioni, di come superasti gli ostacoli, del bisogno di allontanarti dai vincoli di famiglia che ti andavano stretti. Raccontami di tutto. Raccontami ancora, vieni a trovarmi quando è giusto, riportami sui tuoi passi che i miei mi hanno stancato, li ricordo ma un po' vorrei scordarli. Perdonami ancora, ne ho bisogno. Dimmi di cosa facesti in quei giorni, dei pochi legami che riuscisti a mantenere nei tuoi troppi traslochi, di una vita che io, prima, non ho conosciuto ma posso soltanto vedere con i tuoi occhi e attraverso le tue parole. Le fotografie di quegli anni aiutano, certo, ma mi fanno male perché non c’ero e sono pure geloso di questa situazione assurda. Avrei voluto esserci, ma allora forse neppure mi avresti visto; sono stupido adesso ma a quel tempo lo ero molto di più, una frana umana continua, una successione di cose sbagliate al momento sbagliato, anche se probabilmente non è così, sicuramente esagero, qualcosa di giusto credo di averlo fatto pure io, tra le altre cose. Mi manchi da morire, tutto qui. Tu Viz queste cose già le sai .

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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