Tra i ricordi comuni c’è l’episodio
di molti anni fa rimasto impresso nella nostra memoria collettiva: la richiesta
di aiuto che vi feci per spostare una cassa di patate. In effetti c’era da spostare la
cassa di patate, ma questa era stata messa nel bagagliaio di un’auto nuova appena
acquistata e che non vi aspettavate di trovare all’ingresso della rimessa. Fu la
nostra prima auto a 5 porte col climatizzatore, la nostra prima berlina seria,
anche se economica, e pure la prima auto che possedemmo con l’autoradio. Il massimo
del lusso che ci potevamo permettere, sicuramente non poco. Poi successero
molte cose, troppe, perché la vita di quell’auto è stata decisamente lunga. Prima
la guidai a lungo io, poi, un po' controvoglia perché la trovavi ingombrante,
iniziasti a guidarla tu poi cominciò nostro figlio. Ce la siamo passata tutti quell'auto, ormai era maggiorenne da un po' e aveva gli acciacchi tipici dell’età avanzata.
Poi tu sei partita prima del tempo e quell’auto è diventata ufficialmente l’auto
di nostro figlio. Anche questa fase oggi si è conclusa, alle 10 di
mattina, quando ha cessato di andare libera per le strade, nessuno la guiderà più, è
destinata alla rottamazione. Per conservarne il ricordo però, come sai, lui ha
voluto conservare il frontalino dell’autoradio, il libretto delle istruzioni, l’accendisigari
(anche se non ha mai fumato) e il pomello della leva del cambio. Ora guida un’auto
nuova, più evoluta, che poco alla volta diventerà un’abitudine. Ecco, pure questo deve
restare tra i tuoi ricordi, anche quanto è successo oggi. Le cose
cambiamo ma nulla deve cambiare, io sono per la resistenza passiva e persino
ottusa di fronte alle novità. Mi arrendo alle necessità e alla forza maggiore ma non
abbandono ogni cosa, mai. Ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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