Ci alzavamo presto non per andare a visitare luoghi lontani, non per una gita in montagna diretti a qualche rifugio facile da raggiungere, non per vedere l’alba in riva al mare.
Ci alzavano presto, negli ultimi anni, per andare ad una visita pre-ricovero ospedaliero o per presentarci direttamente al reparto e sapere se, quel giorno, sarebbe stata libera la terapia intensiva per poi poter eseguire il tuo intervento necessario e urgente.
Stamattina mi sono alzato all’ora abitudinaria ma sono uscito prima del solito e ho ricordato con nostalgia quei giorni di dolore e speranza. Ho avvertito per un attimo la stessa atmosfera delle ore diverse. Sono stato, sono e sarò stupido per sempre ma anche quei giorni li rivorrei indietro. Solo per mio egoismo cronico, senza pensare a te ma esclusivamente perché tu eri qui, a prescindere da ogni altro ragionamento logico. Non sarò mai logico malgrado la mia attività lavorativa precedente, non mi distaccherò mai dall’emozione e dall’istinto. Potrò sbagliare ma voglio farlo in modo clamoroso, non mi basta il normale richiamo al buonsenso. E se sbaglio non trascinerò nell’errore nessuno, non chiederò danni per errata previsione o per inclinazione personale, e non sono responsabile nei confronti di nessuno per questo, solo nei tuoi, e lo accetto. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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