Oceani profondi e quasi del tutto inesplorati perché mancano gli strumenti quindi anche la curiosità che cresce con le nuove possibilità.
Immensità che non si possono spiegare a parole eppure esistono. Prima che il fungo avesse un nome esisteva, e anche le stelle.
Tu esisti anche se il tuo nome non lo conosco, sei esistito e non saprò mai nulla di te, esisterai e a tua volta non saprai nulla di me, ormai sparito sia nello spazio sia nel tempo.
Probabilmente è tutto più complesso da come si immagina, o forse talmente semplice da poter essere unificato in una sola formula o una sola parola, che potrebbe anche essere Dio.
Mi fermo davanti a ciò che non capisco eppure lo vorrei cambiare anche se non so se sarebbe un bene o un male. Potrei tentare di scansare una foglia che cade e poi andare a battere sul muretto vicino, oppure perdermi nel bosco o nel centro di una città che non conosco. Davanti all’ignoranza le scelte possibili sono o restare fermi o tentare di capire, e ogni passo avanti si rivela come un nuovo bivio.
In una semplice goccia d’acqua non so esattamente cosa ci si potrebbe trovare, è questa la verità. E so che le lacrime non sono semplici gocce d’acqua. Ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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