martedì 1 settembre 2020

e tutto ciò cosa significa?

Madamina il catalogo è questo…

Il negozio di giocattoli De Marco, in via Garibaldi all’angolo con via Croce Bianca, che vendeva petardi e giochi d’artificio tutto l’anno ma non nel mese di dicembre. Ora al suo posto una lavaderia, o forse mi sbaglio, ma quello che ricordo io è chiuso, irreparabilmente, da decine di anni.

Salmi, orologi ed oreficeria, nella centralissima piazza Castello. Il negozio di fiducia di mio padre e dove io comprai il mio Orient. Dimenticato anche da chi lavora nei bar che ora sono vicini a quel buco diventato un passaggio verso un giardino. Solo alcuni anziani se ci pensano lo ricordano ancora. Ma poi non serve mantenere la memoria.

Il Cangande, un ristorante di Verona vicino alle poste centrali, a due passi da piazza delle Erbe. Aveva un grande salone, faceva prezzi modici, ebbi il tempo di frequentarlo poche volte. Forse non brillava per igiene e le sue porte si sono chiuse da almeno trent’anni.

E le tantissime librerie a Modena, Carpi, Verona, Rovereto, Trento, Ferrara e Bologna? Perché sono state chiuse, perché in quei locali adesso ci sono altre attività?

La sezione del PCI della Bolognina, quella della svolta storica ora è altro. Il negozio di ferramenta con un bellissimo reparto di giochi che non si trovavano da nessun’altra parte e che in quel paesino del Gargano se ne stava tranquillo a vedere le giornate che passavano non so se esiste ancora.

Ricordo poi una libreria, alla quale venni indirizzato dal mio maestro, che a lungo rimase davanti al Savonarola finchè dovette cedere e spostarsi leggermente riducendo la sua dimensione. Però c’è ancora, anche se con meno poesia e ricordi di una volta.

Il prato dentro le mura, quello spazio aperto come se fosse campagna agricola nella bassa, ora nessuno lo trova più, ma sino agli anni sessanta era lì, per far stupire chi non lo conosceva o non ci abitava.

Non proseguo, sarebbe inutile, il catalogo potrebbe forse superare quello di Leporello se mi ci mettessi con impegno, solo che non so esattamente cosa potrebbe significare, e se avrebbe un senso anche per gli altri.

Io e te siamo di nicchia, Viz, quello che significa sino in fondo non saprei dirlo, ma quasi tutti questi posti li conosci, per noi hanno un motivo e non li imponiamo a nessuno. Del resto mi viene tristezza se penso al nostro medico che è andato in pensione o al nostro meccanico che sta per chiudere perché il comune sta per demolire il locale dove ha lavorato per decenni. Tutto qui, e non ne so spiegare il perché. E per consolarmi, ora, non posso neppure tornare al Ristori, uno dei più bei cinema di Ferrara, quando era aperto.

 

                                                                          Silvano C.©   


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