domenica 13 settembre 2020

basta un fiore

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Non credo tu lo sia, stupido intendo, ma sai cosa intendevo. A volte poi basta un fiore…

Lo so che basta un fiore, può bastare in emergenza o come semplice consuetudine, e non serve neppure un’orchidea o una rosa dal lungo gambo,  basta un fiore raccolto ai margini del cammino, un fiore di campo spuntato dall’asfalto o da un muretto. Serve un pensiero costante senza ansie, una presenza anche nascosta, pure una visita solo con la mente…

…serve che tu mi pensi, tutto qui…

Quello che ho capito è esattamente questo, oltre ad altre cose. Vedevo Venezia, oggi, ripresa dalla tv, e mi chiedevo come sarebbe. In realtà, malgrado alcuni consigli al riguardo, dubito che a breve ci tornerò fisicamente. Ma ci andremo assieme magari, prima o poi, lo preferisco. Sarà uno dei nostri tanti viaggi invisibili. Se ci andassi da solo dopo due ore mi verrebbe il desiderio di tornare, mi annoierei, o mi sembrerebbe di non potermi permettere la spesa, perché viaggiare, sia chiaro, costa, e viaggiare da soli è più costoso che viaggiare in due. Anche alloggiare costa di più. Ma sono venale, come sempre. In questo sono rimasto un calcolatore, nessuna novità. Del resto non mi servono tante cose che un tempo giudicavo indispensabili. Quelle indispensabili le ho tutte, salvo eccezioni non risolvibili. E sul fiore hai ragione, Viz.

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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