A volte immagino di venire a trovarti e di portarti a
casa. Fantasie.
E il tempo ora lo avrei per vedere e fare, ma non mi
interessa in questo periodo.
Sono entrato in una metropoli ignorandola, transitando solo
per la sua stazione ed uscendone quasi subito. Nessuno mi avrebbe impedito di
fare un breve giro in centro, ma non mi andava. Non c’eri tu a condividere le
mie impressioni, quello che mi sarebbe passato davanti agli occhi. Di
conseguenza in culo alla metropoli.
Mi ha colpito la varia umanità viaggiante suddivisa in
classi sociali. Un tempo la differenza era meno evidente tra i viaggiatori. Ora
i treni possono essere esclusivi e non mi piacciono. Eppure anche
viaggiare tra i mortali più comuni non è male. Ne avevo paura dopo anni che non salgo su un treno ma mi sbagliavo, si può fare.
Non so dove mi porterà la mia fretta di vivere. Tanti anni
fa cercavo te. Poi ti ho data per scontata, forse troppo. Ora non dovrei aver
più fetta, eppure…
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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