Con
quale cura preparavi le cose, con che amore, ora posso dirlo, era solo amore…
Non farti male.
Ricordi
con quale cura preparavi le sue cose da portare via, o alcune delle mie, e le
tue? Oppure come mi rammentavi puntualmente quello che tendevo a scordare, e…
Non farti del male, per
favore.
Ma
lo sai che tu questo lo facevi con un metodo quasi pignolo? Ora mi manca tutto
questo, ed io tento di imitarti, come se fosse possibile, o semplicemente
applico le lezioni che mi hai dato. Io non pensavo di essere poi lasciato da
solo a metterle in pratica, senza di te.
Posso
dire che non sono preparato ed avrei bisogno di qualche lezione per ripassare? Mi
servirebbe qualche tua lezione, ora.
Non continuare…
Ora
dovresti tornare solo per quello, mi basterebbe poco tempo, io imparo in
fretta. Tu chiedi un permesso speciale per gravi motivi familiari (marito
incapace, o una cosa simile) vieni e mi spieghi alcune cose. Intanto mi dici di
te, poco, molto poco, e poi ci salutiamo.
Smetti.
Tu
lo ricordi, e lo ricordo pure io. Certo che lo ricordiamo. Poco per volta ogni
momento riaffiora, e magari si può nascondere in un foglio di appunti che
tu non hai gettato, o anche in quella borsa sistemata con i sacchetti ben
chiusi. Sai vero che avevo pronta pure io una borsa per un ricovero, lo sai certamente
ora. Alcuni anni fa avevo pensato che avrei dovuto ricoverarmi per accertamenti
o per cose più serie. Lo avevo solo temuto, e poi non è successo, ma la borsa
era pronta e la tenevo da parte, te ne avevo accennato senza darle importanza
mentre per me era fonte di un’ansia che tentavo di rimuovere. Ora per
scaramanzia la aggiorno, la ricontrollo e la tengo pronta. Non si sa mai.
Sei stupido, Silvano. E
smettila di farti male.
No.
Non smetto e forse è vero, sono stupido, ma la borsa risistemata la tengo a
posto e pronta. E ripenso a come tu preparavi le cose che ti servivano per i
ricoveri, a cosa mi dicevi di comprare ciò che ti occorreva, a come sistemavi i ricambi, le ciabatte, il bicchiere, i fazzoletti... Ed io che credevo all’eternità, all’essere pronti sempre
e sempre efficienti. Disposti naturalmente ad affrontare di persona anche la Morte
e poi tornare a casa, cose se si fosse andati a trovare una vecchia amica. Mi chiedo
sempre come mai non sia possibile. Tu me lo sai spiegare?
Non posso, e lo sai. Smetti
per favore…
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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