E
ne eravamo consapevoli molto più di quanti confluirono nel magma eterogeneo e
poi solidificato che votarono No, raggruppando tutte le opposizioni e la
sinistra-sinistra contraria al governo per vocazione, perché ha dalla sua
ragioni storiche, logiche, di vicinanza a chi ha bisogno, di solidarietà e
condivisione. Sono anche i miei valori da sempre, furono quelli di mio nonno e
di mio padre, io li ho ereditati e cerco di mantenerne la doverosa memoria
storica ed ideale, di senso di necessità e di responsabilità.
Quindi
io credo nei valori della sinistra-sinistra ma non sono disponibile, e mai lo
sarò, a farmi strumento di una divisione. Ne prenderò atto, se verrà il momento
giusto, ma sempre con lo spirito che ci spinse, quando andammo qualche sera ai
Nazionali e Provinciali dell’Unità a invitare chi mi trovavamo accanto a non
dividerci come stavano pensando Bertinotti e Cossutta. Ma poi ognuno opera le
sue scelte, segue la sua coscienza, e noi due, Viz, scegliemmo la nostra parte,
la parte giusta, sempre, che pensava non solo al nostro interesse
personale ma a quello che ritenevamo fosse dei nostri figli, delle
donne, dei giovani, degli anziani e di tutta la parte sana della nostra società.
Chi
crede diversamente non mi potrà convincere. Chi ha simpatie razziste,
reazionarie, destrorse, leghiste o fasciste è l’antitesi del mio modello. Chi crede
al movimento dei cittadini, che pure esprime una giusta protesta, non mi avrà
nelle sue file, non certo ora e sicuramente non a breve. Tu ed io votammo con
orgoglio e consapevoli che avremmo quasi certamente perduto, che il No avrebbe
avuto la meglio anche per una impostazione di fondo errata da parte di chi
sosteneva il Sì. Eppure, malgrado tutto, il Sì era la cosa giusta, o senza
dubbio la meno sbagliata, visto quello che ne è seguito e che sta producendo i
suoi frutti anche ora.
Tu
votasti per l’ultima volta, ne avevamo parlato a lungo per mesi prima, ne
eravamo convinti, avevamo valutato con freddezza le ragioni del Sì e del No, ma
avevamo scelto con amore e liberamente, senza farci condizionare dalle tante
voci contrarie. Tu votasti per l’ultima volta, con fatica, e ti sono grato in
modo indicibile per quel tuo gesto.
Non
passarono neppure due settimane da quella domenica di dicembre quando poi ti
aiutai per l’ultima volta a metterti a letto dove poco a poco ti addormentasti
per sempre, nel volgere di poche ore. Fu una tua scelta consapevole, dettata da
una volontà forte e pragmatica che ti ha sempre contraddistinta, volontà capace
di accettare anche l’inaccettabile malgrado il terrore dell’ignoto, della
partenza per un viaggio diverso da tutti gli altri, per una vacanza definitiva
per la quale non avevi preparato come sempre i bagagli tenendo vicini i tuoi
appunti per non scordare nulla.
Non
eri preparata e non ti aspettavi di dover partire tanto presto. Ma poi hai
fatto la scelta giusta. Inutile restare a pensarci troppo, ad allungare il
dolore, la sofferenza, il peso su chi ti ama. Hai voluto sorridere sino alla
fine, nascondendo le smorfie del dolore e la tristezza per quello che non
avresti più vissuto. Hai voluto non essere mai un problema. Mi manchi da morire
da quando sei morta. Sei più viva che mai però, oggi più di ieri o di un anno
fa. Grazie, anche per il tuo saper stare sempre dalla parte giusta, con orgoglio,
sempre con passione, e con troppo amore.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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