A
- Sarò anche controcorrente, ma, pur condannando senza se e senza ma l'abuso
della divisa da parte dei due CCBB, insisto nel dire che le due studentesse
hanno una parte di colpa; semmai siano davvero state violentate. Per violenza
carnale si intende un rapporto sessuale estorto, appunto, con violenza, o
comunque abusando in qualche modo della condizione psicologica della persona,
infliggendole spesso anche delle ferite fisiche (oltre ovviamente a quelle psicologiche,
che a volte sono anche peggio). E mi fa schifo pensare che un uomo possa
approfittare in qualunque modo di una donna... Tuttavia... forse non sono stato
molto attento, ma nei vari notiziari non mi sembra che abbiano parlato di
ferite fisiche subìte dalle due ragazze. Magari mi è sfuggito, se è così chiedo
venia.
In ogni caso, quel che voglio dire è che, a mio avviso, non si tratterebbe di vera e propria violenza carnale se magari (e sottolineo se) le due ragazze, dopo un ipotetico atto sessuale consenziente, si sono pentite della cosa, allorché, essendo ubriache, non abbiano fatto proprio mente locale su quello che stavano facendo: fermo restando che chi è ubriaco, spesso è in condizioni di vulnerabilità psichica e del proprio arbitrio, ma che grado di ubriacatura ci vuole per non rendersi conto di star facendo sesso? Fermo restando che i due carabinieri sono da punire severamente, anche perché non dovevano approfittare dello stato di ebbrezza delle ragazze, quel che è da accertare, a parer mio, è se le due ragazze erano consenzienti oppure no. Non sono certo stati i due carabinieri a farle ubriacare. Pentirsi DOPO di un rapporto sessuale, solo perché non si era bene in grado di decidere se lo si voleva davvero o no, non significa esattamente aver subìto una violenza carnale. O no? Almeno non in termini giuridici. Diverso è comunque il fatto che i due CCBB sono gravemente biasimevoli, proprio perché si sono di certo accorti che le due ragazze erano ubriache, quindi hanno approfittato di una condizione di "debolezza psicologica" delle stesse.
LO ripeto, a scanso di equivoci e prima di essere "linciato": i due carabinieri sono comunque da punire, per vari motivi. Ma...
In ogni caso, quel che voglio dire è che, a mio avviso, non si tratterebbe di vera e propria violenza carnale se magari (e sottolineo se) le due ragazze, dopo un ipotetico atto sessuale consenziente, si sono pentite della cosa, allorché, essendo ubriache, non abbiano fatto proprio mente locale su quello che stavano facendo: fermo restando che chi è ubriaco, spesso è in condizioni di vulnerabilità psichica e del proprio arbitrio, ma che grado di ubriacatura ci vuole per non rendersi conto di star facendo sesso? Fermo restando che i due carabinieri sono da punire severamente, anche perché non dovevano approfittare dello stato di ebbrezza delle ragazze, quel che è da accertare, a parer mio, è se le due ragazze erano consenzienti oppure no. Non sono certo stati i due carabinieri a farle ubriacare. Pentirsi DOPO di un rapporto sessuale, solo perché non si era bene in grado di decidere se lo si voleva davvero o no, non significa esattamente aver subìto una violenza carnale. O no? Almeno non in termini giuridici. Diverso è comunque il fatto che i due CCBB sono gravemente biasimevoli, proprio perché si sono di certo accorti che le due ragazze erano ubriache, quindi hanno approfittato di una condizione di "debolezza psicologica" delle stesse.
LO ripeto, a scanso di equivoci e prima di essere "linciato": i due carabinieri sono comunque da punire, per vari motivi. Ma...
B
– Il problema è la colpevolizzazione delle vittime. Questo
rimane grave, e depone a favore delle due ragazze. Malgrado ogni loro
comportamento discutibile NON hanno cercato di essere violentate o non hanno
cercato in modo consapevole un rapporto sessuale. Questo credo di aver capito
della questione. E poiché il tema della violenza subita dalle donne è oggi
giustamente al centro dell'attenzione, occorre mettere paletti chiari su questa
questione. Ma questo, ovviamente, resta un mio parere.
A - Tutto starebbe a capire fino a che punto
siano "vittime".. Voglio dire che di certo io sono istintivamente
dalla parte delle due donne, proprio perché lo stupro mi fa orrore! ma non ho
certezze (come nessuno può averle) sul fatto che non abbiano cercato
"consapevolmente" un rapporto sessuale... di certo non hanno cercato
di essere violentate, ma c'è stata davvero violenza carnale, nel senso intendo
di costrizione fisica a subire una penetrazione o qualsiasi altro contatto
fisico di tipo sessuale? chiedo scusa della crudezza... io credo che il
discrimine sia da porsi solo sulla questione della "consapevolezza":
cioè capire quanto bisogna eventualmente essere ubriachi da non capire che si
sta invitando qualcuno ad avere un approccio sessuale... io sono astemio, ma
presumo che bisogna essere proprio sbronzi totalmente... magari sbaglio... In
ogni caso, rivoltando la questione, ci si potrebbe chiedere: quanto i due
carabinieri, incontrando quelle ragazze, avessero intenzione di violentarle, o
semmai di avere solo una "sveltina" con due ragazze ritenute
compiacenti...? Fermo restando che i due CCBB non avrebbero in alcun modo fare
questa cosa perché in quel frangente indossavano una divisa ed anche perché le due
ragazze erano comunque "alticce" quindi un galantuomo (ma esistono
ancora?) non avrebbe comunque dovuto approfittare della presumibile debolezza
riguardo ai freni inibitori di chi è in stato di ebbrezza, anche leggera.... E'
un rompicapo, e direi quasi impossibile delineare con precisione le cose... Di
certo i due carabinieri sono esecrabili soprattutto perché hanno indebitamente
approfittato della divisa che indossavano, e questo è un fatto indiscutibile
B – Io ritorno alla cosa per me essenziale e
sempre più importante da capire. Chi ha subito danni? Chi è la vittima? Sicuramente
non gli uomini indegni del nome di uomo né di carabiniere, visto quello che è
noto sino ad oggi. Hanno subito le due ragazze. Si parla del fatto che loro
possono aver subito violenza, oppure un rapporto sessuale non voluto, o ancora
un rapporto non cercato. La questione è SOLO questa. Io sto dalla parte delle
potenziali vittime. E le donne vittime di violenza, in Italia, sono troppe per
poter accettare che si facciano eccezioni o distinguo o altri ragionamenti. Occorre
fare un salto di qualità, di mentalità, di modo di porsi. La donna può
ubriacarsi, girare vestita come vuole lei o la moda, avere magari atteggiamenti
che non piacciono, può fare ogni cosa tutti sappiamo che possa fare, perché
tutti vediamo il mondo, ma se NON chiede, da maggiorenne, o non fa capire in
modo esplicito che desidera un rapporto sessuale, scatta la violenza, o l'abuso
di potere, o lo stupro, o cose simili. Ribadisco: chi subisce un danno NON deve
diventare il colpevole. Al massimo, se si rivelerà un mitomane o avrà dato una
falsa testimonianza dovrà essere condannato. A me sembra che in questo caso
ormai i due maschi irrequieti ed immaturi coinvolti abbiano ampiamente ammesso
il fatto, quindi loro sono i carnefici, e le due donne le vittime. Qualche cosa
mi sfugge?
A - L'unica cosa forse che ti sfugge è il mio
pensiero: fermo restando che su tutto quel che hai detto, in generale, sono
d'accordo con te; e sono talmente d'accordo, che CHIEDO e desidero, nel mio
piccolo, che sia fatta giustizia sulle intenzioni dei fatti, non sul rapporto
sessuale in se stesso, ma sulla volontarietà o meno dello stesso... Essere
dalla parte di qualcuno o contro, per partito preso, solo perché è donna o solo
perché è uomo, o carabiniere, non mi appartiene come atteggiamento e cultura...
Tu dici che comunque le due ragazze hanno subìto un abuso; è molto probabile,
ma ti sfugge forse il punto nodale, cioè che tutta la questione ruota intorno
allo stabilire se le due ragazze abbiano scientemente o meno invitato i due
uomini in casa, in preda o meno ai fumi dell'alcol (ma quella è un'altra
questione). Io, per me stesso, non voglio essere né colpevolista né
innocentista, e nemmeno giustizialista da caccia alle streghe. Dico solo che
tutta questa questione non mi è molto chiara... Non è il classico caso di stupro
punto e basta, secondo me c'è qualcosa di più (e credo che in questo anche gli
inquirenti la pensino allo stesso modo, infatti stanno ancora facendo indagini
in merito (L'unica cosa certa è che, stupro o no, i carabinieri dovevano solo
limitarsi al loro servizio di pattuglia, e non andare in cerca di rapporti
sessuali, consenzienti o no; e di questo, sono sicuramente esecrabili).
Aggiungo che spero che lo Stato italiano sia così sollecito nel punire i
gendarmi che hanno picchiato a morte Cucchi, oltre che a "lavarsi" la
divisa cacciando i due carabinieri...
B – Tu dici: ma ti sfugge forse il punto
nodale, cioè che tutta la questione ruota intorno allo stabilire se le due
ragazze abbiano scientemente o meno invitato i due uomini in casa, in preda o
meno ai fumi dell'alcol (ma quella è un'altra questione). Io rispondo. NON mi
sfugge. Infatti ho scritto che se mentono vanno punite (esattamente dicevo: se
si rivelerà un mitomane o avrà dato una falsa testimonianza dovrà essere
condannato). Per me, ANCHE se hanno invitato i due uomini (e potevano essere
pure amici, conoscenti, parenti, passanti) ed erano ubriache, come sembra
risultare dalle testimonianze (fatto salvo che gli inquirenti potrebbero
smentire questo fatto) allora è stato commesso un abuso, una violenza. Ho
risposto alle tue obiezioni o qualche cosa mi sfugge ancora? io in ogni caso
attendo, per la consapevolezza definitiva, le decisioni degli inquirenti e dei
giudici. E sul fatto del colpevolista o innocentista o giustizialista io mi
attengo al codice penale. Cioè alle leggi del nostro Stato, e spero siano
applicare con giustizia (in questo caso giustizialista mi sta bene...)
A il termine "giustizialista" attiene
a chi ricerca una pseudo-giustizia facile e sbrigativa, non a quello che hai
detto tu... comunque, a questo punto se in futuro due ragazze invitano due
uomini in casa a fare sesso (carabinieri o no) consapevolmente, e poi se ne
pentono, allora l'uomo è da accusare di violenza carnale... questo secondo la
tua logica; magari solo perché la donna è un po' "alticcia". Ti
faccio presente che il sabato sera nelle discoteche vi sono un gran numero di
ragazze che si ubriacano anche pesantemente e che poi hanno rapporti
occasionali con uomini, coetanei e non: accusiamo tutti di stupro quindi,
secondo la tua logica...
B - Accetto la tua considerazione, è vero. Infatti
io ritengo colpevole qualunque maschio vada con una donna ubriaca. Che poi lei si
penta o meno non mi interessa. La donna ubriaca va difesa anche da se stessa. Non
mi sembra da uomo abusarne o approfittarne, anche per una semplice sveltina. Se
un uomo è ridotto a questo per seguire il suo istinto da maschio perde ogni
dignità da uomo.
A - Questo è un tuo parere, condivisibile o no
(io non lo condivido), ma non è sicuramente afferibile al caso in questione...
B – Bene, quello che ho detto l'ho detto. La
pensiamo molto diversamente su questo punto. Non credo sia giusto insistere
oltre, da parte mia. Dissento anche sul fatto che il mio parere non afferisca
al caso in questione, visto che noi due non conosciamo a cosa porteranno le
conclusioni degli inquirenti. Buona giornata.
A - Buona giornata a te
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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