Ovunque siamo e saremo soli. Anche nei momenti
migliori, quelli di massima felicità e condivisione, quelli vissuti se siamo
fortunati, quelli ricordati per sempre come la nostra età dell’oro, anche in
quei momenti siamo infinitamente soli, in parte incompresi, e nascondiamo
quella nostra inquietudine sotto strati di vita, di compagnia ed amore, di
amicizia e promesse. Credo che dovremmo semplicemente farci i conti, una volta
per tutte, ed accettarlo. Dal momento della nostra nascita e di quella prima
separazione traumatica sentiamo il distacco dagli altri come una nostra
profonda solitudine in tutto l’universo. Eppure è quel momento che ci rende
individui indipendenti, capaci di decisioni autonome, in grado di stabilire se
diventare assassini o santi, se nasconderci o semplicemente di vivere senza
inutili illusioni. Essere ovunque soli è una maledizione, forse, o una via di
salvezza. Ci rende unici, e comunque, ovunque, non abbiamo scelta.
Ovunque soli restare
lì ti vorrei trovare.
E parlare,
raccontare, ascoltare e sognare.
E non ti faccio
andare, mi piace ricordare, rivedere, riascoltare
e sentire di te,
ancora, anche se per alcuni è tardi. Anche se la logica dice che non sono più
in tempo, che mi invento luoghi e momenti, e sensazioni finite.
Non sono tanto
stupido da illudermi, ma nemmeno tanto idiota da lasciarti fuggire.
Ovunque soli splendono, ovunque, in qualunque
direzione possa volgere lo sguardo. In ogni luogo dello spazio so che la luce
in qualche modo può
risplendere, o apparire anche se lontana, e pure se in quel
luogo regna il buio, so che altrove la luce di un sole arriva. Io so che la
luce esiste, ci vivo dentro, e non riesco ad immaginare come potrei essere se
non ne avessi esperienza, neppure descritta da altri essendo cieco. Non so cosa
significhi tutto questo, se posso permettermi di estrapolare fantasie a mio
comodo. Credo sarebbe rischioso. Mi limito alla considerazione che in questo
momento il sole è altro e che la giornata è fresca ma piacevole. Oltre non
posso prevedere.
Ovunque so, lì ci sei. Tu sei ovunque io vada,
o pensi di andare. Già ti pregai di usare i miei occhi, e gli altri sensi. Continua
a farlo. E se lo scordi, verrò a ricordartelo. Mentivo dicendo di essere solo,
non lo sono da molto. Uso anche questi trucchi per ricordarlo a me, non solo a
te.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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