Non so se è giusta la definizione, ne dubito. Tu
non ci credevi, sicuramente al sostantivo non ci prestavi attenzione, mentre la
laicità era parte del tuo essere. Umanamente laica, e in modo tranquillo, non
integralista come alcuni atei si professano nei fatti. Tu accettavi la
diversità di idee a condizione che la tua opinione fosse accettata allo stesso
modo, con pari dignità, con chiunque tu avessi a che fare.
Devo parlare di te al passato, nel senso che da
oltre nove mesi non ho modo alcuno per sentire la tua parola pronunciata dalla
tua bocca mentre ti guardo negli occhi. Eppure laicamente ed umanamente ti
prego di star bene, di non soffrire più e di essere felice. Questa è la
premessa, la cosa principale, anche se basata sul nulla, come hai sempre
pensato. E che tu ora non sia nulla ne dubito, come dubito ancor più che tu non
abbia lasciato nulla. Quello che vivo e penso e dico e scrivo e spero da oltre (questi
pessimi) nove mesi dovrebbe dimostrarlo.
Di molte cose quindi ti prego, oltre alla
prima, la fondamentale, la premessa senza la quale tutto il resto perde valore
ed interesse, per me.
Ma di tutte queste non ne voglio scrivere né dire.
Tu le sai, ti basta leggermi dentro.
Io credo nell’uomo, prima di tutto. Per il
resto rimango pieno di dubbi ed incertezze.
Farei persino un patto col diavolo, per avere
la soddisfazione di saper realizzata la mia prima preghiera, ed allora sarebbe
certamente un buon diavolo, crollerebbe una costruzione di secoli, si
arriverebbe a contraddizioni di logica e buon senso.
Però io non credo alle preghiere, e malgrado
questo ogni tanto prego, a modo mio. Non lo faccio seguendo vecchie e o nuove
religioni, non mi lascio infatuare da filosofie alla moda, rimango un sognatore
ed un illuso coi piedi per terra, incapace di volare oltre le mie paure, eppure
prego. Laicamente e civilmente. Umanamente e senza pietà, perché non ti devo
alcuna pietà, per te vorrei solo giustizia e giusto riconoscimento, una volta
per tutte.
E per chi ti vuol consapevolmente dimenticare provo
solo un sano e tranquillo odio. Un semplice odio sul piano personale ed umano,
incapace di perdono e di ogni altra azione che non sia la cancellazione dalla
mia vita. Che tu sia felice, quindi, prima di ogni altra cosa.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.