souvlaki,
innaffiandoli con un bicchiere di retsina. Sai da quanto non
combinavo assieme queste due pietanza col vino resinato dei nostri anni folli,
e ne ho provato il desiderio, come quello di averti a fianco, o di fronte, come
allora.
I desideri più realizzabili li ho
resi realtà, per l’altro mi devo attrezzare, e non mi è per nulla facile. Le difficoltà
sono sovrumane, direi sovrannaturali. Però c’eri. Non so spiegarlo a nessuno,
ma c’eri, non ti ho mai permesso di andartene.
Tu hai dovuto cedere, malgrado il tuo nome, ma quella malattia stronza non può dire di aver avuto l’ultima parola, non con me. Io la maledico ogni giorno, mi ci incazzo ancora come il primo momento, quello seguito all’immediato stupore, alla negazione e allo smarrimento. Non me la prendo con me, con te e con nessuno. La vita è assurda, e chi vive segue un percorso a volte impossibile da decifrare e da controllare. Ho smesso anche di invidiare chi momentaneamente cammina ancora sulle strade, come del resto faccio io. Non è colpa loro se ancora vivono; non ti hanno rubato nulla. I baratti di tempo pare che non siano possibili, anche se per un po’ ci ho pensato, ed era solo una fantasia consolatoria. Non esiste questa particolare banca del tempo.
Tu hai dovuto cedere, malgrado il tuo nome, ma quella malattia stronza non può dire di aver avuto l’ultima parola, non con me. Io la maledico ogni giorno, mi ci incazzo ancora come il primo momento, quello seguito all’immediato stupore, alla negazione e allo smarrimento. Non me la prendo con me, con te e con nessuno. La vita è assurda, e chi vive segue un percorso a volte impossibile da decifrare e da controllare. Ho smesso anche di invidiare chi momentaneamente cammina ancora sulle strade, come del resto faccio io. Non è colpa loro se ancora vivono; non ti hanno rubato nulla. I baratti di tempo pare che non siano possibili, anche se per un po’ ci ho pensato, ed era solo una fantasia consolatoria. Non esiste questa particolare banca del tempo.
Potrei continuare con parolacce
per ore, ed imprecherei contro ogni cosa, contro cattiverie e piccoli o grossi
sgarbi che hai subito, contro la mia inadeguatezza colpevole, contro chi non ti
ha capita ed ancora vorrebbe scordarti. Nutro un rancore sordo contro il
destino, ed invidio quella coppia che è partita per non so dove assieme, a suo
modo graziata. Però tu mi hai passato il testimone, e devo portarlo sino alla
fine della gara per lasciarlo solo dopo aver raggiunto il traguardo. Mi rimane
un compito da portare a termine, un impegno ancora da onorare. E ci proverò,
col mio pessimo carattere e le mie incertezze, con gli errori e le decisioni
difficili. Nel frattempo farò anche altre cose, come ad esempio bere retsina.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.