Al luna park una volta abbiamo deciso di entrare assieme in quell’attrazione un po’ diversa dalla altre.
Abbiamo fatto il biglietto, perché occorre
sempre rispettare le regole e pagare quando e quanto si deve, e poi siamo
saliti sul primo vagoncino libero che si è accostato a noi venendo dalla
porticina dell’uscita. In quel momento non mi sono chiesto come mai era vuoto.
Evidentemente, avrò pensato, i suoi occupanti precedenti sono scesi prima.
Io mi aspettavo grandi sorprese, lo ammetto, ed
emozioni, e divertimento. E intuivo che sarebbe stato bello fare assieme quell’esperienza.
Prima non ero mai salito con nessuno su un vagoncino di un’attrazione così, in
una casa magica di un luna park.
E non sono rimasto deluso. Ero e sono soddisfatto
di quella scelta, non mi sono mai pentito. Ho ricevuto molto più delle semplici
emozioni che mi aspettavo da quel semplice giro
in giostra. Ho vissuto in poco tempo (La vita è breve. Io cerco parole,
cerca di capirmi, tu l’hai già capito) tutto quanto volevo e anche quello che
non volevo. Cose piacevoli e altre molto meno. Poi, non ho capito come è
successo, ad un certo punto ti hanno fatta scendere prima che il tragitto fosse
concluso. Alla fine della corsa mi sono così ritrovato all’uscita da solo. E sono
sceso per lasciare il posto a due che aspettavano il loro turno.
Se avessimo scelto la casa degli specchi cosa
sarebbe successo? E se invece non fossimo mai saliti su quel vagoncino? Non conosceremo
mai le risposte, immagino, ma credo che questo non sia importante.
Per Joseph Mazur,
secondo la legge dei grandi numeri, se un avvenimento ha una probabilità anche
minima di accadere, prima o poi accadrà. Più precisamente un evento con
probabilità diversa da zero si verificherà. Non si può sapere con certezza
quando, ma accadrà. Una seria difficoltà, secondo il matematico statunitense, è
individuare con precisione tutte le variabili da considerare. Così
un evento che sembrava impossibile si potrebbe trasformare in qualche cosa di
possibile, e questa considerazione mi spinge a sognare.
Sul vagoncino di quella
casa magica, un giorno, potrei decidere di salirci ancora, e potremmo magari ritrovarci
poi a scendere assieme, alla fine della nuova corsa. Difficile che la cosa
possa verificarsi a breve, si tratta pur sempre di un evento estremamente
improbabile, ammesso che non sia impossibile come pensano in molti. In tempi
molto lunghi però…
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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