Partì
con sulle spalle uno zaino con poche cose, scarpe pesanti ma comode, pochi
ricambi, mentre l’estate stava per iniziare.
Partì
con in mente mille mete diverse, tante persone con le quali avrebbe provato a
parlare, utilizzando al suo meglio le diverse ma poche lingue che conosceva
malissimo, a parte l’italiano: tedesco, spagnolo, inglese e latino.
Partì
perché lo sentiva dentro, come segno da dare a sé stesso, come prova di essere
vivo e per onorare a suo modo la compagna che lo aveva lasciato.
Partì
dopo aver sistemato tutto quello che richiedeva la sua attenzione, e lasciando
ad altri l’incarico di continuare al posto suo. Pensava di tornare infatti, ma
non sapeva quando.
Partì
seguendo un po’ le strade trafficate ed un po’ i sentieri a fianco delle vie
più battute.
Partì
per cercare un luogo, un amico, un’emozione, e tenendo come suo unico conforto
la presenza di lei. Non cercava altro. Gli era sufficiente un sorriso al
giorno. E osservava ogni cosa che incontrava sul suo percorso come se fosse
magica, mai vista da nessuno prima di lui.
Partì
una mattina presto, dopo aver salutato la sola persona che veramente gli stesse
a cuore. Tutti gli altri li aveva avvisati nei giorni precedenti. A qualcuno disse di una sua possibile e temporanea visita, ma che non ci contasse
troppo.
Partì
con poche cose e senza telefono di ultima generazione. Anzi. Alla fine decise di
non prendere alcun telefono. Avrebbe lasciato quando poteva sue notizie
utilizzando i pochi telefoni pubblici rimasti. E portò un po’ di soldi, ma non
troppi.
Nella
sua mente immaginò di fare piccoli lavori in cambio di un po’ di cibo o di
alloggio. Oppure avrebbe comprato il minimo indispensabile. Ed avrebbe iniziato
il viaggio di ritorno quando fosse arrivato esattamente a metà del suo denaro.
Partì
dimenticando i suoi acciacchi. Si vide oltre 40 anni prima, pronto ad ogni
pazzia. Partì tenendo un dialogo ininterrotto con lei. Chi lo vedeva muovere le
labbra da solo pensò facilmente che fosse solo un vecchio pazzo che si era perduto.
Appena
ne aveva occasione scambiava poche parole con chi incontrava. Ogni scusa era
buona. Quando era stanco si sedeva, in qualche posto non tanto in vista, e a
volte sonnecchiava.
Partì
e vide un’antica pieve, molti ponti, diversi fiumi e torrenti, un paio di
castelli semidiroccati, e tantissima gente che gli passava accanto racchiusa in
auto con l’aria condizionata.
Una
volta si chiese sul serio perché era partito, cosa lo aveva spinto, e perché mai
non tornava indietro. E si rispose: ma perché no? In fondo è un sogno, è
veramente solo un sogno.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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