giovedì 8 giugno 2017

Lo stato delle cose




I tempi lentamente fanno mutare la realtà e noi stessi. Nessuna stupida burocrazia potrà mai fermare l’attimo, perché se così fosse avremmo trovato la formula dell’eterna giovinezza (o vecchiaia, essendo il destino un po’ fuori dal nostro controllo).
Il tempo passa e si muore. Naturalmente, tragicamente, per malattia o incidente, per età o semplice volontà, si muore.

Indagare sullo stato delle cose serve a darci un senso momentaneo, in attesa della fine definitiva.

Tu recentemente hai deciso di prendermi in giro, di giocare forse con la mia fantasia e la mia speranza. Mi porti alla coscienza da un momento nel quale mi sto per assopire con la tua risata, un po’ mi spavento, mi guardo attorno, ma sei già andata via.

Mi stendo su un letto, apro un libro leggero, reggo per poche righe e gli occhi mi si chiudono. Ed eccoti, che sei stesa accanto a me, ma non vuoi che ti veda in viso. Quasi mi spavento, mi sveglio completamente, non posso più leggere e devo fare altre cose, come riordinare carte (non immagini quante carte in questi mesi ho accumulato da alcune città italiane).
Mi stavi cercando? Volevi far pace con me o dirmi di far pace con me stesso? Pensavi di portarmi indietro ad anni prima, quando di anni ne avevamo entrambi molti di meno? Quella era stata la nostra perfezione, volevi fissare quella per caso? Ma non mi rispondi.

Nella mia ansia senza tregua indago, parlo di te e di me, racconto dove e a chi posso di quanto tutto avrebbe forse potuto essere diverso, chiedo aiuto sapendo che quello che vorrei nessuno me lo può dare. Ma ascolto i consigli, anche quelli inadatti, e tutti mi danno qualche idea.

Se avessero trovato la soluzione non esisterebbe la vita che conosciamo, non esisterebbe il dolore del lutto, non ci sarebbero i miei sensi di colpa per i troppi anni lasciati scorrere cose se fossimo entrambi eterni, come se il confermarti l’amore diventasse diverso da semplice routine sottintesa.

Ed ancora a scavare, indagare, cercare motivi, scoprire poi che qualcuno al quale per anni siamo stati tanto vicini ci ha semplicemente ignorati; nemmeno due righe di circostanza. La vita e la morte sono anche questo, una scuola alla quale si arriva costantemente impreparati in qualche materia.

Io però non smetto di cercarti, di lasciarmi sciogliere da questo dolore che non so quanto durerà perché nulla è eterno, neppure io, per mia fortuna.




               Ciao, Viz.



                                                                        Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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